Sanità Campania, via il subcommissario D'Amario: De Luca uomo solo al comando

Sanità Campania, via il subcommissario D'Amario: De Luca uomo solo al comando
di Ettore Mautone
Domenica 11 Febbraio 2018, 13:46
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Governo della salute e commissariamento della sanità: al tavolo di monitoraggio trimestrale, fissato a marzo a Roma, per la verifica degli adempimenti del Piano di rientro e dei Livelli di assistenza, siederà solo il governatore Vincenzo De Luca. Il sub commissario Claudio D'Amario ha infatti lasciato la Campania per assumere l'incarico di direttore generale del settore prevenzione al ministero della Salute. Con ogni probabilità De Luca proseguirà da solo il cammino che ancora resta da compiere per uscire dal tunnel del commissariamento. Uno scenario non nuovo nel panorama delle Regioni commissariate, con un precedente nel Lazio dove il presidente Nicola Zingaretti è stato per anni l'unico responsabile della struttura commissariale. La nomina di un sub commissario è una facoltà non un obbligo del ministero.

Il lavoro sul fronte della riqualificazione dei Lea va avanti a spron battuto. La scorsa settimana nella consueta plenaria a palazzo Santa Lucia con i direttori e manager di Asl e ospedali, De Luca ha chiesto conto, numeri e tabelle alla mano, dei risultati relativi all'incidenza di parti cesarei in ospedali e cliniche, delle percentuali di interventi di sintesi della frattura del femore entro 48 ore dal ricovero, dei tempi di pagamento dei fornitori e dei livelli raggiunti sul fronte della medicina veterinaria, della prevenzione, degli screening e dell'assistenza a disabili e anziani.
 
I dati, soprattutto quelli relativi all'ultimo semestre del 2017, sono confortanti e fanno registrare un generale miglioramento dei parametri che, bel 2015 e nel 2016, relegavano la Campania a fanalino di coda in Italia quanto qualità delle cure erogate ai cittadini. Una pagella che è migliorata nettamente sul fronte dei tempi di pagamento dei fornitori. In attesa che il censimento dei debiti nei confronti dei fornitori di beni e servizi sia concluso (un bando emanato ad hoc scade a fine febbraio) e fatte dunque le zavorre del passato (che ancora gravano per circa 800 milioni di euro sulle casse regionali) la maggior parte delle aziende sono attestate su pagamenti a poco più di 30 giorni.

In calo del 10-15 per cento anche le percentuali dei cesarei con alcune punte virtuose sia nel pubblico sia nel privato e guadagnano terreno anche le attività di prevenzione sia sul fronte della medicina veterinaria (con decine di migliaia di capi di bestiame controllati e vaccinati) sia per le vaccinazioni di adulti e bambini. Passi avanti anche sugli screening che da alcuni mesi procedono spediti nell'ambito dei controlli previsti e finanziati con i fondi per i 90 Comuni di Terra dei fuochi e nell'alveo del piano oncologico. Ora si tratta anche di consolidare i risultati raggiunti in termini di pareggio di bilancio, conseguito per il quinto anno consecutivo (fatta eccezione per i 60 milioni di rosso ancora da riassorbire a Napoli 1).
 
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