Unioni civili, sindaco gay si sposa
primo bacio a Napoli

Unioni civili, sindaco gay si sposa primo bacio a Napoli
di Maurizio Capozzo
Sabato 24 Settembre 2016, 09:28 - Ultimo agg. 16:20
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Testa e cuore concentrati sul fatidico «sì» che lo unirà questo pomeriggio al suo compagno di vita, l'architetto Michele Ferrante. Ma il sindaco Giorgio Zinno non perde di vista la scena politica e pensa ad altri due «sì», «importanti per tutto il Paese, quello al matrimonio egualitario e quello al referendum di fine novembre». L'evento di oggi ha riacceso i riflettori sul tema delle unioni civili e Zinno non perde occasione per dire la sua: «Sono sempre stato dell'idea che, in politica, sia giusto andare avanti per gradi. Se il Parlamento, in quel preciso momento storico, era pronto a votare una legge che riconosceva alle coppie dello stesso sesso solo alcuni diritti, allora era giusto approvarlo. Si trattava di fare comunque un gran bel passo avanti per raggiungere il resto dell'Europa. Poi, io ritengo si tratti solo dell'inizio: il Paese è maturo per vedere approvato il matrimonio egualitario. La gente comune, quasi sempre, ha una visione più ampia del mondo rispetto alla politica». E sul referendum? «Altro sì. Per decenni, in questo Paese, si è discusso della farraginosità del meccanismo di approvazione delle leggi, degli eccessivi costi della politica, della poca chiarezza sulla ripartizione delle competenze tra Stato ed autonomie locali. E ora che, con un referendum popolare, abbiamo lo strumento per cambiare le cose dovremmo dire no, grazie?».
 

 


Oggi, però, la politica lascerà inevitabilmente il posto all'evento. In città sale la febbre dell'attesa. Da San Giorgio a Portici non si parla d'altro. Tutto pronto nel parco di Villa Vannucchi dove la senatrice Cirinnà, prima firmataria della proposta di legge sulle unioni civili, alle 16 e 30 celebrerà il rito avanti ai 415 invitati sotto gli occhi di settanta giornalisti accreditati. Porte aperte ai cittadini che in questi giorni si sono stretti intorno alla coppia. Zinno già prima di essere eletto sindaco era molto popolare in città: una lunga militanza in gruppi di volontariato, poi l'impegno politico in Giunta ed in Consiglio, il carattere solare e la grande disponibilità all'ascolto lo hanno fatto entrare nel cuore della gente.

Giovanni Monda, ex compagno di partito racconta: «Conosco Giorgio da tanti anni, fin da quando era un ragazzino molto promettente, e merita ogni bene. Sarà un bellissimo momento di festa non solamente per lui, ma per l'intera città di San Giorgio a Cremano». In piazza, nei bar, è l'argomento del giorno: «Penso che l'unione civile del nostro sindaco sia un importante momento di civiltà dice Raffaele Oliviero - il Medioevo è finito da un pezzo, domani (oggi per chi legge, ndr) qualcuno se ne renderà conto, auguro al sindaco ed al suo compagno ogni bene». Luigi Fargnoli, impiegato comunale, è uno dei più stretti collaboratori ed amici del sindaco: «Sono orgoglioso che sia proprio il nostro primo cittadino a dare un segnale così importante all'Italia intera unendosi con il suo compagno. La città intera è in fibrillazione, tutti vogliono partecipare in qualche modo ad un evento di portata storica. Detrattori non ne vedo in giro: una volta tanto tutta la popolazione, senza distinzione politica, si stringe attorno al proprio sindaco in un momento di festa». Oriana Russo, bibliotecaria, spiega che «per due persone unite da un forte sentimento come l'amore è spontaneo decidere anche di condividere un progetto di vita, è questo che le rende famiglia, membri di una squadra che si sostiene e dà forza. Auguriamo a Giorgio e Michele di sostenersi per tutta la vita con amore e condivisione piena».

Giovedì sera festa d'addio al celibato negli studi di Radio Marte, organizzata da Francesco Borrelli e Gianni Simioli. Davanti a una torta con le statuine di due sposi breve intervista in diretta con finale a sorpresa, quando è entrato negli studi uno spogliarellista pronto a esibirsi in un numero professionale di danza. E ieri pomeriggio, intanto, singolare fuori programma in città. Il sindaco gay e l'arcivescovo di Napoli, il cardinale Sepe si sono trovati faccia a faccia per la cerimonia di inaugurazione di una strada, via Beata Maria della Passione, intitolata alla suora di Barra beatificata da papa Ratzinger. Stretta di mano e ampi sorrisi tra i due, ma nessun accenno alla unione di questo pomeriggio.

Da San Giorgio a Portici. Museo ferroviario di Pietrarsa: è qui che Giorgio e Michele festeggeranno con gli invitati tra le locomotive storiche. Hanno lavorato fino a notte fonda gli operai della Galà Eventi per allestire i 45 tavoli che accoglieranno gli ospiti a cena. Per tutta la giornata è stato un via vai di camion sotto gli occhi attenti della vigilanza che ha tenuto alla larga i curiosi. Luci soffuse, candele, colori tenui e la musica di Sagi Rey faranno da cornice alla festa. Appuntamento al museo alle 18 e 30 ed inizio della cena alle 19, questa volta lontano dai flash e dalle telecamere.