Barricate contro i rom nella caserma Boscariello, rissa durante il consiglio della VII Municipalità

Barricate contro i rom nella caserma Boscariello, rissa durante il consiglio della VII Municipalità
di Melina Chiapparino
Mercoledì 6 Settembre 2017, 15:39 - Ultimo agg. 7 Settembre, 15:12
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Schiaffi e spintoni durante il consiglio straordinario convocato dal presidente della VII Municipalità di Napoli. Obiettivo della convocazione urgente che ha visto riunite stamattina le istituzioni del territorio e le associazioni dei cittadini, molti dei quali aderenti a “Miano protagonista”, è stato mettere un punto sulla questione dei Rom e stilare un documento per impedire il loro trasferimento nella Caserma Boscariello, a Miano. La seduta che si è svolta nella sede di Secondigliano al Rione dei Fiori è stata movimentata fin dalle prime battute, che hanno visto i residenti accusare il presidente di non aver preso parte ai loro sit-in di protesta.
 

 

«Mi avete avvisato solo quando il sit-in era in corso», è stata la risposta di Moschetti che ha sottoscritto la nota inviata alla prefettura e al sindaco per scongiurare l’occupazione della caserma e chiedere la distribuzione dei 300 Rom su tutte le municipalità per evitare una ghettizzazione del loro collocamento. Nel corso dell’acceso confronto sono intervenuti anche Marco Nonno e Andrea Santoro, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia e il consigliere regionale Luciano Passariello, con un gruppo di suoi collaboratori. Dalle parole si è passati a spintoni e strattonamenti, fino a qualche schiaffo e alla denuncia di aggressione resa pubblica da Moschetti.
 

«Tutto è iniziato quando è arrivato in aula il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luciano Passariello, che pretendeva di intervenire non essendosi nemmeno iscritto a parlare ed ha addotto a pretesto il fatto che io non lo avessi nemmeno salutato e che fosse mio dovere istituzionale dargli la parola - spiega Moschetti - dopo di che sono seguiti da parte sua una serie di offese alla mia persona e alla mia capacità amministrativa poi ho subito un tentativo di aggressione fisica che è sfociato invece nell’aggressione ai danni di alcuni consiglieri di maggioranza e assessori della mia giunta da parte di soggetti con cui era venuto accompagnato Passariello». Il fatto descritto come “gravissimo” da presidente è accaduto sotto glil occhi della polizia, presente durante la seduta. La situazione è degenerata e Moschetti ha ribadito che provvederà a denunciare formalmente l’aggressione. Tanti i malumori che hanno agitato la seduta sebbene c’è chi sostiene che «a colpa è di de Magistris e non delle municipalità che si trovano a gestire queste drammatiche emergenze a loro spese» ha dichiarato Nonno.

Puntuale la replica di Passariello: «Questa mattina ciò che doveva rappresentare una giornata di protesta contro le decisioni scellerate della Giunta de Magistris riguardo la collocazione dei rom nella Caserma Boscariello di Miano si è tramutata in una incredibile e vergognosa pagina di mala politica di cui si è reso protagonista il presidente della VII Municipalità Maurizio Moschetti». «Al termine del sit-in organizzato da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale all’esterno dell’ex struttura militare – prosegue Passariello - , mi sono recato nella sede del consiglio municipale per assistere alla seduta in cui si approvava un documento sul tema. Ho chiesto, tramite i consiglieri municipali del mio partito, di fare un intervento di solidarietà all’attività del consiglio sulla battaglia per la sistemazione dei rom nella Caserma al termine dei lavori.
Una richiesta semplice nel rispetto dei lavori dell’aula si è tramutata in una rissa in cui il presidente Moschetti, oltre a negarmi la possibilità di parlare, mi ha aggredito verbalmente con epiteti e offese irripetibili – aggiunge ancora Passariello - . E come se non bastasse dalle semplici parole si è passati ai fatti perché il consigliere municipale Giuseppe Scala ha cercato di aggredirmi anche fisicamente. Sono riuscito a uscire indenne dal caos e dal parapiglia solo grazie all’intervento della polizia e di alcuni cittadini che ha allontanato questo personaggo. Rappresentanti istituzionali che pensano di trasformare il dibattito in violenza sono la massima espressione del degrado culturale che ha raggiunto la mia categoria. Mi vergogno per loro, è una pagina molto triste per tutta la città e credo che debbano esserci conseguenze serie per un comportamento che ha superato ogni limite di civiltà».

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