Renzi e il Centro dividono la Campania: moderati a caccia di identità

Buonajuto vota Matteo, Sommese si sgancia: «È una minestra riscaldata»

Ciro Buonajuto con Matteo Renzi
Ciro Buonajuto con Matteo Renzi
di Dario De Martino
Mercoledì 6 Settembre 2023, 10:00
4 Minuti di Lettura

Sempre a caccia di unità e di uno spazio elettorale, i centristi campani ancora una volta mostrano idee diverse per le prospettive future. Da un lato la necessità di stare insieme, dall'altro la disillusione per i tanti progetti naufragati. E così anche l'annuncio di Matteo Renzi di volersi candidare alle prossime elezioni europee con il nuovo brand Il Centro raccoglie reazioni diverse. Chi sicuramente è entusiasta è Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e portavoce nazionale di Italia Viva. «Ci auguriamo l'adesione al progetto di tutti coloro che si sentono moderati ma non hanno ancora trovato un luogo in cui sviluppare le proprie idee. Per le elezioni europee è fondamentale costruire un'alternativa credibile a destra e sinistra». Eppure al momento nel mondo centrista, non si trovano grandi adesioni al progetto. Ma Buonajuto, che in questi giorni è a Palermo per la manifestazione «Meritare l'Europa», l'edizione 2023 della scuola di politica di Italia Viva, tira dritto: «Il nostro è un progetto che deve intercettare i giovani che si sentono orfani della politica piuttosto che i leader di partito». Chi sicuramente non seguirà Renzi sono gli ex alleati di Azione. Il numero uno campano del partito di Carlo Calenda, Giuseppe Sommese parla chiaramente di «minestra riscaldata» rispetto al progetto di Renzi. Anzi, per il consigliere regionale campano sarà proprio Azione il polo attrattivo dei centristi: «Siamo molto fiduciosi per le prossime europee. Lavoriamo da due anni per essere il centro attrattivo di tutti i moderati parlando di temi concreti e fissando l'agenda per il Paese e per i territori piuttosto che di soli accordi politica. Siamo noi il riferimento dei centristi». 

Anche Base popolare, la creatura fondata tra gli altri da Giuseppe De Mita e Gaetano Quagliariello, non è convinta del progetto. «Di appelli ce ne sono stati tanti in questi anni, anche il terzo polo lo era. La pubblicità troppo spesso è ingannevole, noi non inseguiamo spot ma vorremmo fare un po' di politica», dice Giuseppe De Mita. Per questo l'associazione lanciata dall'ex parlamentare irpino terrà dal 22 al 24 settembre una kermesse a Marina di Grosseto. «Abbiamo invitato tutti. Chi vuole passare dagli appelli al piano della politica ci venga a trovare. Siamo disponibili ad ascoltare un ragionamento, non slogan». Intanto Renzi avrebbe provato a portare nel suo Centro anche il partito socialista italiano sfruttando i buoni rapporti con Riccardo Nencini. Ma il segretario del Psi, il salernitano Enzo Maraio, non pare proprio della stessa idea: «La strada che sta percorrendo Renzi è molto impervia.

L'ex premier arriva dall'addio con il Pd e poi dalla scissione con Carlo Calenda. Ora è complicato lanciare un nuovo progetto aggregatore». Per Maraio: «È necessario costruire un progetto riformista, dare vita a una piattaforma unitaria. Ma non può essere la strada indicata da Renzi quella giusta, è più corretto che sia lui ad aggregarsi ad altre ipotesi che verranno messe in campo». 

Video

Anche per il commissario regionale della Campania di Centro Democratico Enzo Varriale «è arrivato il momento di ragionare di una federazione del centro. Quella di Renzi - ragiona Varriale - è una fuga in avanti ma potrebbe essere il là per pungolare tutta l'area centrista e riformista a trovare una direzione comune, altrimenti continueremo a perdere terreno». «L'idea di una possibile lista unica alle europee lanciata da Renzi che metta insieme il popolo centrista è interessante, soprattutto per chi ha una storia ed una tradizione cattolico-popolare», dice invece Diego Venanzoni. L'augurio del consigliere regionale campano è che «non sia, come spesso è accaduto in passato, la storia dell'attimo fuggente che finisce. Certo - chiosa - sarebbe accattivante il progetto dell'allora Margherita che seppe tenere al proprio interno tutte le anime centriste». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA