Tre richieste di adesioni:
la Lega sbarca in Regione

Tre richieste di adesioni: la Lega sbarca in Regione
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 21 Giugno 2018, 22:57 - Ultimo agg. 22 Giugno, 08:59
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É quasi fatta: la Lega di Salvini sbarca in Consiglio regionale. Questione di settimane. Dopo la pausa estiva quasi sicuramente con l’obiettivo già di arrivare a tre membri (accordi permettendo) e formare un gruppo autonomo. Un passo indietro. Dopo il 4 marzo e ancor di più negli ultimi giorni le avances, se non proprio il pressing, nei confronti del partito sono ormai insistenti. Troppo. Ai limiti dello stalking, ironizzano in Consiglio regionale, dove non passano inosservati i movimenti dei politici. Anche i più banali. E, soprattutto, si nota di più anche la loro assenza. In, particolare, quelle dei consiglieri ormai rimasti senza una casa politica. E ora, con gli ultimi sondaggi che danno la Lega in sorpasso sui 5 Stelle, Salvini, nel senso di partito, è corteggiatissimo. A voler salire sul carro che fu del senatur Bossi sono almeno in 3 per ora.

A cominciare da Giampiero Zinzi, avvocato casertano 43enne, che lo scorso 31 maggio si è visto revocare l’incarico di responsabile Fi nella sua provincia. Il secondo schiaffo dai vertici azzurri perché alla vigilia della presentazione per le politiche si era visto sfilare il posto da capolista. Ed oggi in consiglio naviga solitario, senza più casacche.
 

Addirittura firmando i suoi comunicati semplicemente come presidente della III Commissione speciale (l’ultima sua iniziativa una proposta di legge sui campi rom, con il collega Carmine Mocerino) senza specificare l’etichetta politica. Altro indiziato, per il passaggio alla Lega è Michele Schiano, recordman dei cambi di partito. Per vent’anni fedelissimo di Forza Italia, alle ultime regionali è stato eletto con il centrodestra (con ben 21mila voti) salvo poi passare con il centrosinistra (e relativa maggioranza deluchiana), aderendo prima al Centro Democratico e dopo a Scelta Civica. Ora l’ex sindaco di Qualiano pressa per riaccasarsi dopo che alle politiche è riuscito nella meravigliosa impresa di sedere nella maggioranza in Regione e candidare la moglie con il centrodestra. «Dico addio a De Luca entro una settimana», giurò solennemente l’11 gennaio salvo poi rimanere dove è, anche se non viene più invitato alle riunioni di maggioranza (e ci mancherebbe). Pronto al passaggio anche Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani, consigliere eletto con il Pdl e senza casa dopo la rottura con Cirielli (Fdi). E guarda alla Lega anche l’ex ministro Nunzia De Girolamo: dopo le strappo delle politiche nei prossimi giorni incontrerà i vertici azzurri e poi deciderà.

Ma saltare sul carro del vincitore non è così semplice. I tre consiglieri pretendono comunque, nel caso di un matrimonio, di accaparrarsi anche il titolo di capogruppo. Ad aspirarvi è sia Zinzi sia il duo Schiano-Gambino. Ma attenzione perché i vertici campani della Lega non sono certo disposti ad accogliere tutti. Ed, infatti, se su Giampiero Zinzi c’è già un ok di massima, più difficile è l’ingresso di Schiano e Gambino: per il primo pesano i continui cambi di casacca; per il secondo i guai giudiziari.

«Non faccio nomi ma sono moltissime le richieste di adesione al nostro partito», spiega Gianluca Cantalamessa, coordinatore della Lega. «Tutte da valutare attentamente», aggiunge specificando come «la priorità è per chi, moltissimi amministratori, hanno creduto nel nostro progetto prima del 4 marzo». 
 
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