Querela di Salvini a de Magistris
e alla Mostra: c'è l'archiviazione

Querela di Salvini a de Magistris e alla Mostra: c'è l'archiviazione
Martedì 22 Maggio 2018, 16:35 - Ultimo agg. 18:53
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Il tribunale di Napoli ha archiviato una querela per diffamazione ed istigazione a delinquere presentata da Matteo Salvini nei confronti del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. La querela risale a circa un anno fa quando il leader della Lega tenne un comizio a Napoli ed ebbe un duro scontro verbale a distanza con de Magistris che si oppose alla concessione della Mostra d'Oltremare per la manifestazione della Lega, che si tenne poi nell'ente fieristico per decisione degli organi di governo. «Ho letto velocemente - commenta de Magistris nel dare la notizia - il decreto di archiviazione del giudice per le indagini preliminari di Napoli con riferimento a una querela presentata da Matteo Salvini in proprio e in rappresentanza del partito Lega Nord per l'Indipendenza della Padania che mi aveva querelato per diffamazione e istigazione a delinquere con riferimento alla manifestazione che tenne circa un anno fa a Napoli. Il procuratore della repubblica aveva chiesto l'archiviazione, Matteo Salvni si era opposto chiedendo l'imputazione coatta nei miei confronti e il gip dopo l'udienza ha archiviato, ritenendo non solo che non ci sia stata nessuna diffamazione ma solo una espressione di dissenso e critica politica, ma nemmeno nessuna istigazione a delinquere con riferimento a quello che è accaduto in quel giorno». 

Archiviata anche la querela dello stesso Salvini contro Giuseppe Oliviero, consigliere delegato della Mostra d'Oltremare di Napoli, che era stato querelato per le decisioni prese in occasione della manifestazione della Lega del marzo 2017.
La kermesse della Lega aveva provocato forti proteste a Napoli, tanto che nei giorni precedenti un nutrito gruppo di esponenti dei centri sociali napoletani avevano occupato la sala del centro congressi dove era previsto il meeting dei sostenitori leghisti. «Il Tribunale di Napoli - spiega Oliviero in una nota - ha confermato che nel marzo dello scorso anno non diffamai nessuno né istigammo alla violenza in occasione della manifestazione della Lega alla Mostra d'Oltremare. Come già spiegammo all'epoca dei fatti, tutti i nostri atti sono stati improntati alla tutela dei nostri investitori e del patrimonio pubblico che rappresenta la Mostra, convinti di interpretare al meglio il nostro dovere istituzionale nei confronti di un bene pubblico che appartiene a tutta la città. Un atteggiamento che manteniamo immutato come rotta della nostra guida dell'ente fieristico».
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