Pubblicità, dai morosi incassi flop e Napoli Servizi manda ottomila avvisi

Pubblicità, dai morosi incassi flop e Napoli Servizi manda ottomila avvisi
di Pierluigi Frattasi
Martedì 20 Novembre 2018, 11:30
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Lotta all'evasione flop al Comune di Napoli per le pubblicità e le pubbliche affissioni. Da quando, nel 2015, il servizio è passato dalla ex Elpis, messa in liquidazione, alla Napoli Servizi, infatti, sui canoni e sulle tariffe non versate nel primo biennio sono stati «incassati zero euro dal recupero crediti». Ma adesso la partecipata comunale è pronta a dare una sterzata: in arrivo circa 8mila accertamenti per gli anni 2015-2016, per un valore di 4,3 milioni di euro, al netto di sanzioni, interessi e recupero delle spese di notifica. Segnano numeri in crescita, invece, gli incassi da pubblicità e affissioni: negli ultimi 4 anni sono aumentati da 4,5 milioni di euro all'anno, a oltre 5 milioni. «È paradossale - commenta il consigliere comunale Diego Venanzoni (Pd) - che mentre Palazzo San Giacomo lamenta oltre un miliardo di euro di tagli ai trasferimenti negli ultimi anni, dall'altro lato non riesce invece a riscuotere il dovuto sui canoni pubblicitari». Ma la società ribatte: «Abbiamo ammodernato gli impianti. Adesso si incassa molto di più».
 
A scattare la fotografia delle riscossioni su pubblicità e affissioni è un report redatto dalla Direzione Centrale Servizi Finanziari sugli accertamenti e i controlli, aggiornato al 13 novembre scorso. «Allo stato - è scritto nella relazione - non essendo ancora stata avviata la cosiddetta riscossione sollecitata e coattiva, non risultano crediti recuperati». «Entro dicembre - prosegue - verranno inviati 4mila avvisi di accertamento relativi all'anno di imposta 2015 per un valore di 2,3 milioni di euro, e nel 2019 ne verranno inviati altri 4mila per l'anno 2016, per altri 2 milioni di euro». Diverso il caso del 2017, quando Napoli Servizi, secondo la relazione delle attività, ha inviato 4.686 inviti di risoluzione bonaria per i canoni, di cui 943 tornati indietro. L'anno scorso, poi, «non è stato possibile, per indisponibilità del committente a fornire i dati, assolvere le attività di controllo delle dichiarazioni e del rilascio autorizzazioni sulla pubblicità; nonché la redazione di verbali di accertamento».

Migliore, invece, la situazione relativa agli introiti complessivi degli ultimi 4 anni. Il Comune ha incassato nel 2015 4,5 milioni di euro, di cui 4 milioni dalle pubblicità e 528mila euro dalle pubbliche affissioni. Nel 2016, le entrate sono passate rispettivamente a 4,3 milioni e a 460mila euro e, nel 2017, a 4,6 milioni e a 463mila euro. Quest'anno dalle pubblicità sono arrivati 4,7 milioni, ma solo 215mila euro dalle affissioni.

Numerosi, secondo Napoli Servizi, i passi avanti registrati con la nuova gestione. Gli incassi sono passati dal canone fisso di 3 milioni, in epoca ex Elpis, a 5 milioni l'anno. I costi sono scesi da 3,6 milioni (60 dipendenti) a 2,5 milioni (31). «Non essendo ancora trascorsi i 5 anni della prescrizione - spiegano dalla società - gli avvisi di accertamento per il biennio 2015-2016 arriveranno in tempo. Mentre le quote precedenti il 2015 sono di competenza del liquidatore ex Elpis».

Napoli Servizi, attualmente, cura la manutenzione dei cartelloni pubblicitari con 2 operatori che intervengono su chiamata per piccoli guasti, altri 5 con motocicli effettuano il monitoraggio periodico, mentre nel 2016 le manutenzioni ordinarie e straordinarie sono state appaltate alla ditta Sol Edil srl, che si occupa anche del contrasto alle affissioni abusive. Tra le novità introdotte, i 900 manifesti funebri che a Napoli non esistevano: la cui installazione sarà completata entro dicembre. Acquistato il software Sintax per la gestione delle affissioni, con un risparmio di 30mila euro sul precedente (che costava 90mila euro).
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