Le lacrime del sindaco innamorato del volley commuovono Pompei

Pietro Amitrano
Pietro Amitrano
di Susy Malafronte
Sabato 21 Ottobre 2017, 14:37
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I sentimenti dell’uomo hanno prevalso sul rigore del rappresentante delle istituzioni: il sindaco si commuove in pubblico. Non è riuscito a trattenere le lacrime mostrando, ai suoi concittadini, la sensibilità che non ha mai nascosto di avere. Le lacrime del sindaco, nel giorno della presentazione della squadra «Pompei Volley» a Palazzo De Fusco, hanno commosso la città della pace e della solidarietà. Quando il presidente della società sportiva, Milly Cannella, gli ha consegnato, a sorpresa, la maglietta con il numero 7, e la scritta Amitrano sul retro, il primo cittadino è crollato in un pianto intriso di ricordi, speranze e commozione. È stato il fuori programma di una cerimonia informale alla presenza di dei giovani della «McDonald’s Pompei Volley», il fenomeno che ha riacceso la passione per lo sport in città con la promozione in C nel campionato italiano. C’è una spiegazione forte, importante, dietro le lacrime: Amitrano nel 1973  ha indossato la maglia col numero 7 nella squadra di pallavolo, che portava il nome della città, che si allenava nella parrocchia del San Salvatore, uno dei tanti centri di cultura, fede e sport che hanno segnato la formazione dei «figli di Pompei». La prima «Pompei Volley» aveva facce e nomi che oggi ricoprono ruoli istituzionali di primo piano, come il sindaco Pietro Amitrano e il comandante dei vigili urbani di Pompei, il colonnello Gaetano Petrocelli. Allora erano ragazzi accomunati da uno stesso sogno. Il sogno che Pietro Amitrano deve aver visto concretizzarsi sui colori di quella maglietta con il suo cognome, «Voi in B, e noi costruiamo il palasport che questa città merita», ha promesso il sindaco alle giovani promesse dello sport italiano, che lo hanno riportato indietro nel tempo a 44 anni fa. 
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