Patto istituzionale Pd e Fi con Dema: votato il bilancio

Patto istituzionale Pd e Fi con Dema: votato il bilancio
di Luigi Roano
Martedì 8 Maggio 2018, 08:27
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Si rinnova e si allarga il patto istituzionale tra il sindaco Luigi de Magistris e i suoi arancioni con le forze politiche in Consiglio metropolitano. Già c'era il Pd nel «Patto» ieri nell'aula di Santa Maria la Nova è rientrata anche Forza Italia. Nella sostanza, il governo dell'ex Provincia è condiviso con democrat e azzurri e tutti e tre hanno dato via libera al bilancio previsionale 2018-2020, una manovra da mezzo miliardo di investimenti distribuiti su tutti e 92 comuni dell'area metropolitana. Ma il dato politico della pax istituzionale è la nuova e profonda spaccatura nel Pd. Con i consiglieri - tranne uno, David Lebro ex di de Magistris - che ha votato contro mentre in Forza Italia il voto è stato compatto. Democrat divisi dunque, ieri in città c'era il presidente del partito Matteo Orfini che così commenta le vicende della Città metropolitana e il protagonismo del Pd: «Sono sconcertato. E' noto il mio giudizio sul sindaco di Napoli che merita l'opposizione più dura possibile, per l'incapacità che ha dimostrato in questi anni. Un partito come il Pd che vuole ricostruire una sfida vincente in questa città non può che fare opposizione a de Magistris in ogni sede. Vale in Comune, a maggior ragione nella Città metropolitana». È sera quando Orfini si pronuncia, ma evidentemente i consiglieri metropolitani si aspettavano la presa di posizione dei vertici e così all'atto della votazione del bilancio previsionale il capogruppo Pd Iossa è stato esplicito: «Diciamo sì al bilancio perché questo è un patto per il lavoro e per lo sviluppo dei territori non si tratta di un accordo politico. La posizione nostra è questa e non cambierà per nessun motivo. Il sì al bilancio è la sintesi di un proficuo percorso iniziato 18 mesi fa. Si rafforza la nostra collaborazione istituzionale affinché ci sia sempre un più forte legame con i territori. Un accordo istituzionale nel quale siamo contenti che abbia aderito anche Fi».
 

Iossa replica pure ad Orfini: «Se opposizione significa dire no e alzare la mano non ci stiamo. Non riesco a capire perché dovremmo uscire da un percorso che dura da 18 mesi in maniera fruttifera e dove c'è un clima di apertura da parte di de Magistris. Posso condividere il giudizio di Orfini sul de Magistris sindaco di Napoli ma non sul de Magistris sindaco della Città metropolitana».
Dunque il semaforo verde di Forza Italia è stato determinante per rinsaldare il Patto, senza trascurare il lavoro diplomatico dello stesso sindaco e del capo di gabinetto Alessandro Nardi. A dare subito la sterzata politica al Consiglio metropolitano di ieri non ha caso ci ha pensato Felice Di Maiolo il capogruppo di Fi. «Noi non siamo mai stati fuori dal patto istituzionale - racconta il sindaco di Mariglianella - solo che abbiamo chiesto un tagliando politico a de Magistris e dopo il Consiglio andato deserto su questo tema c'è stata un po' di criticità. Il sindaco poi è stato ben felice del confronto e c'è stato il chiarimento. Ci sono aperture sull'elezione diretta del sindaco metropolitano, su una maggiore collegialità delle scelte, sul varare un regolamento dell'Aula e sul varo delle commissioni. Il risultato è stato l'approvazione di un bilancio che è vicino ai territori».
Molto soddisfatto naturalmente l'ex pm: «Sono contento dell'approvazione del bilancio è stato un riconoscimento anche del mio lavoro, da Napoli parte un messaggio di coesione importante. Non è un accordo politico, le differenze restano, ma è un bilancio politico». De Magistris precisa il significato di questa affermazione: «Per politico si intende lavorare per la gente e per i territori. E noi abbiamo dato dimostrazione che a Napoli intendiamo fare politica in un altro modo rispetto a quello che si vede in giro».
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