Valente, prove di pace: «Bassolino capolista»

Valente, prove di pace: «Bassolino capolista»
di Fulvio Scarlata
Sabato 2 Aprile 2016, 11:03 - Ultimo agg. 12:02
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«Con Bassolino riusciremo a trovare una sintesi»: Valeria Valente si sbilancia nell'annunciare quasi un accordo con il suo principale competitor alle primarie. Arrivando perfino a ipotizzare di avere l'ex sindaco come capolista. Argomento su cui è subito bacchettata, con un tono però bonario, da Riccardo Marone: «Non comprendo il linguaggio di Valeria, parla di Bassolino come un suo pari: è stato il suo maestro, dovrebbe conservare un certo rispetto». Sul riavvicinamento tra i rivali lavora il Pd nazionale. È il giorno dei trasporti tour per Valeria Valente che, partendo da Piscinola, attraversa Napoli tra metro e bus, con tappe a piazza Cavour con la linea 1 della metropolitana, Bagnoli in linea 2, l'R7 per piazza Vittoria. «Qui dopo mezz'ora di attesa del bus 151 - dice la candidata sindaco - ho dovuto prendere un taxi: abbiamo verificato il fallimento del sistema dei trasporti pubblici a Napoli. D'altra parte, negli ultimi cinque anni, gli utenti dei mezzi pubblici sono diminuiti del 40%, del 60% solo quelli degli autobus».

È l'occasione per affondare su de Magistris: «Nel 97 gli autobus erano 800, ora sono circa 300 con un'età di 17 anni». E per lanciare le proprie proposte: completare la stazione metrò di Scampia («è la nostra priorità»), acquistare 10 treni, 100 autobus con i fondi europei, puntare sull'integrazione a livello di città metropolitana del trasporto pubblico. Con due idee di fondo: rilanciare il biglietto unico («un atto di grande civiltà comodo e conveniente») e realizzare la funivia dei musei, collegando il museo Nazionale e Capodimonte.Il tema politico è, tuttavia, prevalente. E in coincidenza con il ritorno a Napoli di Antonio Bassolino, Valente spiega: «Non ci siamo ancora sentiti, però a Pasqua gli ho inviato un messaggio di auguri, ricambiata. Sono convinta che Bassolino continuerà ad avere a cuore l'interesse di Napoli e confido quindi che preferisce avere me alla guida della città, rispetto a De Magistris, Brambilla o Lettieri. Troveremo una sintesi». Non una semplice dichiarazione distensiva, come le tante rilasciate, magari anche un po' forzatamente, nelle ultime settimane. Il fatto è che il partito democratico a livello nazionale sta lavorando per ricomporre la fratture post-primarie dei democrat napoletani. Con Bassolino sembra che il dialogo è avviato anche in modo positivo. Il vero problema è convincere i sostenitori dell'ex sindaco che, esacerbati dai veleni del voto del 6 marzo e dalla drammatizzazione fatta dallo stesso Bassolino, sono davvero poco inclini a sostenere Valeria Valente. E se è possibile trovare un accordo politico con l'ex sindaco, più difficile è dare uno spazio, in termini di ruoli, posti o assicurazioni per chi ha incarichi istituzionali, a tutti quelli che hanno sostenuto Bassolino.C'è, tuttavia, fiducia. E alla domanda se sarà possibile fare a Napoli come a Milano, dove Beppe Sala ha scelto come capolista Pierfrancesco Majorino, candidato sconfitto alle primarie, Valente risponde: «Su questo terreno apriremo un confronto direttamente con Bassolino. Non escludo di vedermi a breve con lui». Forse la deputata si sbilancia troppo. Così arriva il «rimbrotto», questa volta neanche tanto velenoso, di Riccardo Marone, vicinissimo a Bassolino: «Cara Valeria, sai che ti voglio bene - scrive su facebook - ti scrivo non per discutere delle tue scelte, che non ho condiviso, ma questo è normale. Ma non riesco a comprendere il tuo linguaggio nelle dichiarazioni che riguardano Antonio Bassolino, parlando di lui come se fosse un tuo pari o un tuo coetaneo. È stato il tuo maestro politico e anche se a un certo punto le strade si sono divaricate, devi continuare a conservare quel rispetto che si deve a chi ci ha insegnato a fare i primi passi in qualsiasi mestiere».