Nuovi collegi elettorali, in Campania mega confini da Portici a Sapri

Nuovi collegi elettorali, in Campania mega confini da Portici a Sapri
di Marco Esposito
Sabato 25 Novembre 2017, 09:09 - Ultimo agg. 09:31
3 Minuti di Lettura
La Campania eleggerà 60 deputati e 29 senatori confermando integralmente il proprio peso parlamentare nonostante la flessione demografica in corso, perché il censimento di riferimento è ancora quello del 2011. Situazione analoga per Napoli che eleggerà di sicuro dieci deputati e 5-6 senatori. Ma il nuovo sistema dei collegi, che richiama alla Camera quelli del Senato del 1993, vede diversi ritocchi di confine.

Alla Camera per la provincia di Napoli, chiamata Campania 1, ci saranno dodici collegi uninominali. Qui il voto è chiaro: vince il candidato che prende un voto in più, indipendentemente da quello che fa il partito. Dieci collegi uninominali per le altre quattro province, denominate Campania 2. Undici i collegi uninominali per il Senato, i cui collegi sono ottenuti accoppiando a due a due quelli della Camera.

Nei confini dei collegi ci sono alcune novità: Frattamaggiore e Grumo Nevano si staccano dal collegio di Giugliano, che era diventato troppo popoloso rispetto al 1993, per passare a quello di Casoria; inoltre il collegio di Ariano Irpino, che invece si è spopolato troppo, viene rimpolpato assorbendo otto comuni dal collegio di Avellino e sette comuni da quello di Battipaglia, tra i quali Contursi e Oliveto Citra.

Il voto dell'elettore, però, ha un effetto duplice. Diretto e semplice nel collegio uninominale e indiretto e astruso nei cosiddetti «collegi plurinominali», dove spuntano i listini bloccati e la soglia di sbarramento nazionale del 3%. Alla Camera i dodici collegi uninominali della provincia di Napoli sono raggruppati in gruppi di quattro: Pozzuoli-Giugliano-Casoria-Pomigliano avrà listini bloccati di 4 nomi per ogni partito ma eleggerà ben otto deputati; Napoli Fuorigrotta-Centro-Arenella-Ponticelli, sempre con listini di 4 nomi, eleggerà sei deputati; idem per il gruppo Nola-Portici-Torre del Greco-Castellammare con listini di 4 nomi e sei deputati da eleggere.
 
Al Senato però questi «collegi plurinominali» diventano estesissimi. L'intera regione è suddivisa in soli tre «collegi plurinominali», ciascuno con i suoi listini bloccati di quattro nomi. Il primo collegio plurinominale comprende le intere province di Caserta, Avellino e Benevento più i sette comuni del salernitano spostati in Irpinia: saranno eletti cinque senatori; il secondo collegio è il meno esteso geograficamente perché comprende la città di Napoli più Pozzuoli, Giugliano, Pomigliano e Casoria ed eleggerà dai listini bloccati sette senatori; infine il terzo collegio plurinominale al Senato sarà vastissimo perché inizierà alle porte di Napoli, appena si entra nel comune di Portici, e finirà ai confini della Basilicata, con la cittadina di Sapri: tale supercollegio plurinominale porterà a Palazzo Madama sei senatori-maratoneti, visto che i due estremi distano 200 chilometri.

Per l'elettore (e persino per i partiti) è impossibile prevedere quali candidati nei listini bloccati saranno eletti e dove, perché ciascun candidato può scegliere ben cinque collegi plurinominali in giro nell'Italia, oltre a un singolo collegio uninominale. Inoltre visto che il numero di eletti in un collegio plurinominale arriva a otto, mentre i listini si fermano a quattro nomi, è possibile che un partito che ottiene un buon risultato non solo elegga tutti i nomi del listino, ma vada a pescare candidati bocciati in altri listini e addirittura i trombati nell'uninominale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA