Il Comune di Napoli verso il crac, ira de Magistris: «Pronti alla più grande mobilitazione dal dopoguerra»

Il Comune di Napoli verso il crac, ira de Magistris: «Pronti alla più grande mobilitazione dal dopoguerra»
di Paola Marano
Mercoledì 7 Marzo 2018, 17:57 - Ultimo agg. 8 Marzo, 10:52
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«Oggi mi sento di esprimere preoccupazione e una profonda indignazione sul rigetto perché stiamo discutendo del Cr8 e questa cosa mi fa rivoltare lo stomaco. Io debbo discutere da due anni di un debito di 100 milioni del 1981. Vediamo quale sarà l’effetto, ma io su questo sono capace di mettere in campo la più grande mobilitazione politica che la città di Napoli dal dopoguerra in poi abbia conosciuto». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta a caldo la notizia ricevuta per vie informali dai suoi collaboratori del mancato accoglimento del ricorso del Comune di Napoli alla Corte dei Conti delle sezioni riunite di Roma sulla violazione del saldo di finanza pubblica 2016. «Questo è l’unica cosa che mi sento di dire. Può essere che non sarà necessario, ma sappiamo per certo che stiamo discutendo del CR8. Quindi potrebbe accadere che la mobilitazione di Montecitorio sia stata solamente un prosecco accompagnato da una tartarre».
 


Il primo cittadino ha spiegato di non aver ancora ricevuto il dispositivo, e quindi rimandato una valutazione piena a stasera: «Stanno tornando il capo di gabinetto, il direttore generale, il ragioniere capo, e l’avvocato. Ho notizie telefoniche di alcune conversazioni. Le cose certe al momento sono queste: abbiamo avuto l’accoglimento del ricorso per quanto riguarda la questione del 2014, il rigetto invece per la questione del 2016 "come in motivazione". Siccome le motivazioni non ci sono, abbiamo cercato di saperne di più e al momento non abbiamo capito. La motivazione ti dà la linea di valutazione per definire una notizia assai brutta, brutta bruttina o addirittura buonina. Non posso commentare quello che non conosco, stasera faremo comunque una valutazione, ma per avere un quadro chiaro dobbiamo avere le motivazioni che dovrebbero arrivare prima della scadenza dei termini per l’approvazione del bilancio di previsione, quindi da quello che abbiamo capito tra 15- 20 giorni».

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