Progetti, finanziamenti e condivisioni: prove di alleanza tra Comune e Regione

Progetti, finanziamenti e condivisioni: prove di alleanza tra Comune e Regione
di Fulvio Scarlata
Domenica 12 Novembre 2017, 12:37
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Inviato a Somma Vesuviana

«De Magistris difende Napoli, De Luca la Campania: queste due esperienze possono stare insieme sulla base di valori comuni». Fulvio Bonavitacola apre in modo inaspettato, e politicamente molto largo, al sindaco di Napoli. Che già in suo intervento si era sbilanciato: «Con Vincenzo De Luca e Bonavitacola il dialogo è costante e quotidiano con una collaborazione diretta per esempio sulle Universiadi o sul primo ecodistretto di Napoli». Dopo gli scontri, il disgelo, la pace, il confronto, tra Comune e Regione si arriva a prove (solo prove, per il momento) di alleanze. Con riflessi perfino fisicamente evidente: il sindaco e il vicepresidente della Regione, molto riflessivi, seduti uno a fianco all'altro alla festa dei Verdi, alla fine si lasciano andare a un gesto di abbraccio simbolo di un progetto a cui, quanto meno, si può lavorare.

Il chiostro di Santa Maria del Pozzo accoglie con la suggestione della semplicità e della spiritualità francescana a Somma Vesuviana. Sarà il clima del luogo a ispirare miti sentimenti politici, alla festa itinerante dei Verdi. Che, per loro parte, si sono ritagliati da tempo il ruolo di pontieri tra Comune e Regione, dove sono alleati sia di de Magistris che di De Luca. «Spesso ci contestano questa scelta scambiandola per opportunismo - dice la portavoce regionale Benedetta Sciannimanica - ma noi ci alleiamo con chi pone i temi ambientalisti al centro del proprio programma amministrativo». «E in Campania i risultati sono evidenti - sottolinea Francesco Emilio Borrelli - Nella raccolta differenziata da ultima Regione in Italia siamo al dodicesimo posto, prima si pensava solo agli inceneritori, oggi si fanno i siti di compostaggio. Con le Universiadi possiamo avere una vetrina internazionale e rifare tutti gli impianti sportivi, mantenendo una gestione pubblica, per favorire lo sport e togliere i ragazzi dalle strade».
 
De Magistris sa di muoversi in una platea amica. E ha la capacità di coinvolgere l'uditorio e trascinarlo verso l'entusiasmo. Anche mantenendo in chiaroscuro il messaggio politico: «Con De Luca e Bonavitacola il dialogo è quotidiano. A Napoli dimostriamo di saper costruire una squadra anche nelle differenze delle posizioni. Ci prepariamo a una campagna elettorale lunga cinque anni, tra elezioni politiche, europee, regionali, comunali e penso di nuovo politiche. E Dema, anche se non ha una casa politica, non starà a guardare. Al nostro interno, ed è un valore, c'è una dialettica politica molto accesa. Come con De Luca. Però dalla collaborazione tra me e De Luca è arrivato il finanziamento per il primo ecodistretto a Napoli. Un'altra sfida sono le Universiadi. E sul Collana tutti sono venuti sulle nostre posizioni, dopo il tentativo di affidarlo ai privati di Caldoro».

Bonavitacola ha uno stile oratorio completamente diverso, meno concitato, apparentemente più pacato, ma dai contenuti più incisivi. Sa come conquistarsi gli ambientalisti: «Come Verdi siete, dal punto di vista identitario e organizzativo, il più vecchio partito in Italia». E arriva perfino a sbilanciarsi in senso animista e animalista. Il messaggio politico, però, è consistente: «L'illusione del Pd di dar vita a un partito di vocazione maggioritaria sulla base di un bipolarismo semplificato all'americana oggi non c'è più - spiega il vicepresidente della Regione - Perciò bisogna costruire un campo progressista al di là del singolo partito, in grado di essere una casa anche per i senza dimora, come dice de Magistris. È possibile, ma con un'assoluta trasparenza, basandosi su una sintonia valoriale e programmatica». L'avanzata della destra, quella politica e quella estrema, che sfrutta la paura e la rabbia, sia in Italia che all'estero, nel nome del localismo, per Bonavitacola deve spingere la sinistra a mettere insieme culture e idee. «Noi abbiamo una grande responsabilità - sottolinea - perché Napoli è la capitale del Mezzogiorno e la Campania è la prima Regione del Sud e insieme possiamo dare una risposta all'Italia. De Magistris difende gli interessi di Napoli, De Luca quelli della Campania. Possono stare insieme. E lo stanno facendo. Con l'ecodistretto di Napoli al posto del termovalorizzatore. Con gli investimenti della Regione per aumentare la differenziata in alcuni quartieri di Napoli indicati dal Comune. E anche in Città metropolitana con un investimento della Regione di 45 milioni per il verde».