Carichi di lavoro non più fronteggiabili con gli attuali organici, eccessivo ricorso al lavoro straordinario, mancati pagamenti e luoghi e postazioni di lavoro inadeguati e spesso insalubri: sono alcune delle problematiche poste all'attenzione, tra gli altri, del ministro della giustizia Marta Cartabia e del prefetto di Napoli Claudio Palomba, in una lettera congiunta dei sindacati della polizia ppenitenziaria - Osapp, Uil Pa pp, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Fp Cgil - che annunciano la proclamazione dello stato di agitazione, riservandosi «ulteriori azioni di lotta sindacale in ambito regionale per protestare contro lo stato di abbandono in cui versano i poliziotti penitenziari della Regione Campania».
«Oramai - si legge ancora nella missiva - in quasi tutte le realtà detentive della regione il personale opera già ai livelli minimi di sicurezza durante le ore antimeridiane, e si riduce ai minimi termini nei turni pomeridiani e notturni, con un'inferiorità numerica rispetto alla popolazione detentiva che espone gli agenti al concreto pericolo di restare vittima di quegli stessi eventi critici che deve impedire e fronteggiare».
«Viste le condizioni attuali, - continuano i sindacati - è legittimo preoccuparsi per la sicurezza interna ed esterna al carcere, ed è doveroso investire di tale difficile situazione anche le autorità competenti a garantire l'ordine e la sicurezza sul territorio.