Famiglie arcobaleno, de Magistris registra gli atti di nascita di 11 bambini con il doppio cognome

Famiglie arcobaleno, de Magistris registra gli atti di nascita di 11 bambini con il doppio cognome
Giovedì 19 Luglio 2018, 13:33 - Ultimo agg. 20 Luglio, 07:04
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Sorrisi ma anche lacrime hanno riempito oggi di emozione la sala giunta del Comune di Napoli. Così hanno manifestato i loro sentimenti le nove famiglie omogenitoriali il cui diritto alla bigenitorialità è stato sancito negli atti dell'Anagrafe dell'amministrazione comunale partenopea. Alla presenza del sindaco Luigi de Magistris, le coppie hanno firmato gli atti con cui si riconoscono entrambe le mamme per sette coppie ed entrambi i papà per due coppie. Genitori felici, sorridenti, accompagnati da altrettanti nonni entusiasti, hanno così visto nero su bianco sancito il loro diritto ad essere madri e padri ma soprattutto il diritto dei loro figli ad essere uguali agli altri bambini, ad essere tutelati come tutti gli altri bambini.

«Vederci entrambi riconosciuti come i papà di Luca - ha detto Fabio Buondono, papà di un bimbo di tre anni, nato all'estero - non solo è importante per noi ma è un bellissimo messaggio dato alla gente e alla politica che deve prendere atto che la società è pronta. La politica - ha aggiunto - non deve nascondersi dietro a ipocrisie per attirare una fetta di elettorato». Luca va regolarmente a scuola e - come raccontato dai suoi papà - non c'è mai stata alcuna discriminazione o problema. 

Bambini che scorazzavano nella sala o stretti tra le braccia dei loro genitori come la piccola Sveva, nata il 4 luglio. «Provo una grande felicità - ha raccontato la nonna Evi - per me la mia nipotina è sempre stata uguale agli altri nipoti e bambini. Da oggi lo è anche per lo Stato». 
 

La cerimonia di oggi cade a pochi giorni dalla sentenza della Corte d'Appello di Napoli che, accogliendo la richiesta di stepchild adoption avanzata dalla mamma non biologica di un bimbo nato dalla compagna, ha sancito che anche la madre non biologica è madre sin dalla nascita perchè accettò e condivise il progetto della procreazione assistita. «Oggi - ha detto il sindaco de Magistris - firmo questi atti in qualità di ufficiale di governo e in un momento in cui c'è chi pensa che le libertà vadano ristrette invece che riconosciute. Noi oggi attuiamo la Costituzione nel rispetto delle norme, dei diritti e dei doveri».

Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Francesca Quarato dell'associazione Famiglie Arcobaleno che ha sottolineato come «ancora una volta Napoli si dimostra città dell'accoglienza, dei diritti, città in cui le differenze sono arricchimento per tutti». Il Comune di Napoli, infatti, già nel settembre 2015 aveva proceduto alla trascrizione dell'atto di nascita di Ruben, nato in Spagna e figlio di due donne di cui una napoletana, registrando entrambe i nomi dei genitori.
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