Napoli verso le elezioni politiche: Pd in pressing su Siani, Fi rilancia Martusciello

Napoli verso le elezioni politiche: Pd in pressing su Siani, Fi rilancia Martusciello
di Luigi Roano e Fulvio Scarlata
Giovedì 14 Dicembre 2017, 11:16
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Listini bloccati e 16 collegi uninominali tra Camera e Senato: a Napoli e provincia i giochi cominciano a farsi. Con la discesa in campo di molti big. Nel centrodestra c'è attesa per le scelte di Mara Carfagna, che scenderà in campo a Napoli o a Salerno, e Antonio Martusciello, che tornerà in politica, candidato in Campania o in Lombardia. Nei 5Stelle è sicuro Roberto Fico ma con la pattuglia di uscenti deve anche lui passare per le parlamentarie. Nel Pd - e quello che c'è alla sua sinistra - è tutto in fermento. L'unico punto fermo lo ha posto Matteo Renzi che su Napoli ha chiesto e fatto un solo nome: quello di Paolo Siani.

Nel centrodestra si aspetta l'accordo tra i partiti a livello nazionale. Finora, basandosi sui sondaggi che davano alla pari Forza Italia e Lega, la divisione dei collegi uninominali su base nazionale era stata fatta su base paritaria. Nelle ultime settimane, tuttavia, Forza Italia è data in crescita mentre la Lega è in calo e ciò avrà ripercussioni anche nella divisione dei collegi. I forzisti e la destra, pur essendo i più forti in Campania, non vogliono prendere anche i collegi destinati alla Lega per non subire un analogo trattamento al Nord, per esempio in Lombardia, dove la vittoria sembra essere sicura. In questo quadro si muovono le aspirazioni personali. Antonio Martusciello è sicuro di una candidatura, ma non si sa se in Lombardia o a Napoli. Da definire la posizione di Mara Carfagna: la deputata potrebbe presentarsi a Salerno, la sua città, o a Napoli dopo le candidature alle Regionali prima e alle Comunali poi.

Un collegio dovrebbe essere destinato a Severino Nappi. Mentre i due consiglieri comunali Stanislao Lanzotti e Salvatore Guangi sono pronti alla competizione. Come il presidente della settima Municipalità, Maurizio Moschetti. A Napoli Gianluca Cantalamessa può essere il candidato della Lega. Mentre in Fdi cercano posto Marcello Taglialatela e Luciano Passariello. In provincia riflette Armando Cesaro, che potrebbe prendere il posto del padre Luigi Cesaro. Si giocano un posto anche Paolo Russo, Antonio Pentangelo, Domenico De Siano. Per la Lega è pronta Pina Castiello. A questi si aggiungono una serie di sindaci: quello di Nola Gennaro Biancardi, di Brusciano Giosi Romano, di Liveri Raffaele Coppola, di Pollena Francesco Pinto. Mentre sembra sfumata la candidatura di Aurelio Tommasetti, rettore dell'Università di Salerno.
 
In casa 5Stelle tutto è affidato alle parlamentarie. L'attesa è per le «regole d'ingaggio». Per esempio quella che limitava la candidatura alla Camera agli under 40: molti degli uscenti hanno superato quell'età e finirebbero per affollare il Senato. In prima fila tra Napoli e provincia, nel Movimento, ci sono proprio gli attuali parlamentari Roberto Fico, Vega Colonnese, Luigi Gallo, Paola Nugnes, Sergio Puglia. Visto che le Camere sono precluse a consiglieri regionali e comunali, c'è spazio per quanti si sono dati più da fare in questi anni. Può perciò sperare in una candidatura Mariano Peluso, l'unico consigliere municipale eletto nel 2011. Con lui Alessandro Amitrano, attivista di Posillipo.

Torniamo al Pd, al centrosinistra e alla sinistra. Qui è ancora tutto in alto mare, anche sulle alleanze nessuna porta può ritenersi davvero chiusa. Napoli è una ferita apertissima, nella capitale del Sud il Pd galleggia appena intorno al 10% e la classe dirigente locale - a livello cittadino e provinciale - è molto sfilacciata, persino il congresso è stata l'occasione per allargare ancora di più il fronte del tutti contro tutti. Renzi ha chiesto e fatto un solo nome, quello di Paolo Siani, fratello di Giancarlo, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra. Un profilo, quello di Siani, pediatra molto apprezzato in città, lontano dai soliti noti, dai falsi giovani che siedono anche tra i banchi del Parlamento che occupano la scena politica della città dalla metà degli anni '90. Nella sostanza, se Siani accettasse, e il pediatra è ancora in fase di riflessione ma molto tentato, darebbe a Renzi la possibilità di costruire una squadra ex novo a partire dall'impegno civile dei candidati sfrondando il partito da rendite di posizione non più sopportabili da un partito che è al 10%. In questo caso gli uscenti - soprattutto alla Camera, dove sono 14 - avrebbero problemi ad avere la riconferma in blocco, in particolare coloro che a Napoli sono reduci da sconfitte in serie. Al Senato ci sarebbe di certo più spazio. A sinistra dove quasi tutti sono confluiti nel nuovo contenitore Liberi e Uguali del presidente del Senato Pietro Grasso, la caccia al collegio è aperta. Tuttavia un primo vero punto della situazione si farà a cavallo di Natale a partire dai criteri di selezione dei candidati: «Prima si stabiliscono le regole - racconta Peppe De Cristofaro, senatore uscente - poi si discute di nomi. Al momento non c'è certezza su nulla». In questo contesto le novità potrebbero essere un paio di candidature che Grasso potrebbe lasciare agli arancioni del sindaco Luigi de Magistris, in particolare per il fratello Claudio e la giovane assessora Alessandra Clemente. C'è chi accredita di qualche chance anche Antonio Bassolino, ammesso che l'ex sindaco voglia provarci, con il rischio di trovarsi di fronte la moglie Anna Maria Carloni, che il Pd potrebbe ricandidare.
 
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