Approvato il bilancio di previsione
de Magistris: «Evitato il dissesto»

Approvato il bilancio di previsione de Magistris: «Evitato il dissesto»
Martedì 24 Aprile 2018, 16:12
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«Ora inizia una fase nuova. Chiameremo tutte le forze politiche parlamentari ad assumersi fino in fondo le loro responsabilità. Non lasceremo scampo a chi si gira dall'altra parte. Saremo il loro incubo politico perché non è giusto che i cittadini italiani e napoletani paghino per l'indifferenza, le colpe e in qualche caso il dolo di chi non affronta con nettezza, concretezza e onestà questi temi». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, annunciando che dal 2 maggio inizia «una fase nuova perché la risoluzione al tema del debito non è più rinviabile».

Il sindaco ha riferito che negli incontri romani si presenterà «con le soluzioni che siamo in grado di proporre alle forze parlamentari e alle istituzioni, nella speranza che ci sia anche un Governo perché sentiamo i due mesi di assenza e soprattutto - ha aggiunto - si avverte la mancanza di una prospettiva legislativa e governativa di cambiamento per gli enti locali e lo dico da sindaco e da vicepresidente Anci sapendo di avere la condivisione degli altri sindaci del Paese». De Magistris ha sottolineato che la città di Napoli in relazione al debito «ha una posizione molto più grave di altre perché abbiamo ereditato un debito storico che ci sta massacrando e che si avverte nel corpo della città perché non riusciamo ad alzare il livello dei servizi perché facciamo i miracoli per non crollare».

E parlando degli incontri romani che dal 2 maggio intende realizzare sul tema del debito degli enti locali, de Magistris si è soffermato soprattutto sui 5 Stelle.«Il Movimento 5 Stelle sono coloro su cui nutro le maggiori speranze - ha sottolineato - perché fino ad ora non sono stati responsabili dell'assenza di visione politica sulle autonomie locali, perché hanno avuto un voto che è segnale di rottura rispetto al sistema e pertanto saremo loro col fiato sul collo».  «Non possiamo più continuare così - ha aggiunto - è uno stillicidio. È necessario che il Parlamento si occupi rapidamente delle autonomie che sono soffocate da debito storico e dai commissariamenti». De Magistris ha espresso l'auspicio che «la commissione speciale del Parlamento in attesa del Governo invece di occuparsi di droni per le guerre si occupasse rapidamente della situazione delle autonomie e di alcune città che rischiano di superare un punto di non ritorno».


E commentando il varo del bilancio di previsione arrivato dopo oltre 20 ore di dibattito in aula il sindaco ha aggiunto che «siamo riusciti a impedire il dissesto, lo scioglimento e non abbiamo prodotto alcuna macelleria sociale. Per il 2018 garantiamo tutti i servizi e non mettiamo in vendita i gioielli della città come qualcuno sostiene». De Magistris si è detto «molto soddisfatto» dell'esito della seduta «anche in virtù del peso del debito storico e delle sforbiciate mastodontiche. Abbiamo realizzato un miracolo laico». Dal primo cittadino un ringraziamento a «tutti i dipendenti del Comune e del Consiglio comunale per il sacrificio e l'abnegazione» e alla maggioranza «per la compattezza, la coesione e gli interventi di alto livello». Critico invece de Magistris con le opposizioni che - ha affermato - «non hanno offerto spunti costruttivi per la città».

Un importante segnale politico emerso dalla lunga seduta consiliare di ieri, secondo il primo cittadino è l'approvazione di un ordine del giorno con i voti di demA e dei 5 Stelle sui beni comuni e in particolare sull'ex Convitto delle Monachelle a Pozzuoli. «Napoli - ha sottolineato - è nelle mani di persone che stanno facendo esclusivamente l'interesse della città. Avremmo potuto trovare delle scorciatoie scaricando la responsabilità su chi ci sta costringendo nell'angolo ma ancora una volta abbiamo resistito». Entro lunedì prossimo la Giunta si appresta ad approvare anche il rendiconto.
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