Emergenza incendi in Campania, De Luca al contrattacco: «Il problema non si risolve con i tweet»

Emergenza incendi in Campania, De Luca al contrattacco: «Il problema non si risolve con i tweet»
Lunedì 24 Luglio 2017, 16:42 - Ultimo agg. 17:27
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«C'è qualcuno che deve chiedere scusa ed è chi fa sciacallaggio e demagogia di fronte alla tragedia». Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, interviene in aula nel dibattito sull'emergenza incendi e punta il dito contro i cinquestelle, premettendo: «Il mio augurio è che non si perdano ore preziose in cose assolutamente inutili». «La buona educazione non costa nulla - ha affermato - e c'è qualcuno che deve chiedere scusa». «La Regione è orgogliosa e rende onore alle centinaia di volontari, dipendenti, che hanno buttato il sangue - ha sottolineato -. Abbiamo chiesto l'intervento del ministro Pinotti perché erano i nostri uomini stremati, fisicamente non ce la facevano più». «È chiaro il lavoro che è stato fatto, altro che le buffonate cui abbiamo assistito ora con ammuinanti, e ammuinatori», conclude De Luca.

«Il problema non si risolve con i tweet né con gli striscioni», ha poi tuonato il governatore dopo le proteste del Movimento 5 Stelle che ha mostrato uno striscione in aula. «Questa me la sono persa - ha affermato - sono arrivato tardi, hanno detto che il presidente si presenta adesso per evitare il dibattito». «Venivo dalla prefettura - ha concluso - per un accordo di 40 milioni di euro per la Terra dei fuochi».

Ancora, De Luca s'è soffermato sulle modalità d'intervento della Regione: «Abbiamo applicato il vecchio piano triennale, ma bisogna rivederlo e rafforzarlo.
Parleremo con la Protezione civile nazionale per rafforzare tutto ciò che è possibile rafforzare - ha affermato - Abbiamo previsto un contributo economico ai negozianti che sono stati danneggiati, vediamo con la prossima legge di stabilità». «Dobbiamo ragionare con i nostri uffici e con Portici per l'operazione di rimboschimento e ragioneremo bene su chi dovrà fare questo intervento - ha proseguito - Io vorrei che fossero forze nuove, forze fresche. Dobbiamo fare un piano attento ai possibili danni idrogeologici e frane». «Per me è la priorità, ad agosto dovremo fare una mappatura perché ho il terrore che con le piogge pesanti rischiamo di avere slavine e bombe di fango che sarebbe difficile controllare. Questa è la cosa da fare, oltre a sollecitare un appesantimento delle pene per i piromani nel nostro Paese - ha evidenziato - Al momento credo non ce ne sia neanche uno in galera». «Dobbiamo avviare un progetto di media e lunga durata per far fare studi sugli invasi collinari e il rifacimento delle reti idriche - ha concluso - Chi fa questi investimenti? Uno dei dibattiti è chi gestisce l'acqua che è un bene pubblico, ma il problema è chi fa gli investimenti per rifare le reti idriche che perdono dal 35 al 40% ognuna. Se Ue e governo ci mettono a disposizione risorse al di là del Fesr noi siamo pronti».


 
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