Bufera sul Comune, Allocca lascia:
scricchiola la filiera di Auricchio

Bufera sul Comune, Allocca lascia: scricchiola la filiera di Auricchio
di Luigi Roano
Venerdì 10 Febbraio 2017, 08:29 - Ultimo agg. 08:33
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Per capire bene le dinamiche che hanno portato allo sfogo del manager di Napoli servizi e alle conseguenti dimissioni, bisogna ricostruire la filiera politica che c’è dietro la partecipata, vero gioiello di famiglia di Palazzo San Giacomo. In buona sostanza, in principio la società doveva occuparsi solo del decoro delle sedi istituzionali, poi ha avuto altre mission, come quella del riempimento delle buche, soprattutto la gestione del patrimonio, fino ad arrivare a incamerare anche le funzione della fallita Napoli sociale e ha sfiorato addirittura la possibilità, non del tutto tramontata, di fungere da agente riscossore per l’ente. Un’azienda dal grande appeal. 

Il manager Domenico Allocca ha le redini in mano della Napoli servizi da tre anni, piazzato in quel ruolo da David Lebro consigliere comunale de «La Città» e sotto la protezione di Attilio Auricchio, il direttore generale e capo di gabinetto di Palazzo San Giacomo. Primissimo collaboratore del sindaco. Anni tribolati e turbolenti caratterizzati da risultati aziendali senza infamia e senza lode, e per una certa inclinazione contraria ai sindacalisti che gli hanno fatto numerose contestazioni.

Il mandato di Allocca sarebbe scaduto a marzo, ha anticipato di un mese l’uscita perché la riconferma appariva improbabile. L’assessore di riferimento nella passata consiliatura era Alessandro Fucito, in quanto titolare della delega al Patrimonio. Mai sereni i rapporti, al punto che Fucito è stato l’unico degli assessori uscenti ad avere rifiutato il reincarico, proprio per prendere le distanze dalla Napoli servizi e dal suo management. Ha preferito il ruolo di consigliere comunale e quindi di presidente dell’Assemblea cittadina.
 


Napoli servizi è uno spaccato di alcune logiche di governo che si praticano in Comune. E oltre a Lebro, nel tritacarne delle polemiche ci finisce Auricchio. Nella riunione in cui si è sfogato, Allocca, dice ai suoi dirigenti che «i dirigenti del Comune sono i più ignoranti del mondo» e si riferisce a Raffaele Mucciariello, all’epoca Ragioniere generale del Comune, uomo molto puntiglioso, e Luigi Filace suo vice. Un mese e mezzo dopo, il 30 dicembre, Auricchio, in un blitz notturno, defenestrò da quel ruolo sia Mucciariello che Filace. Fu una notte burrascosa, quella notte pezzi della maggioranza, e anche il fratello del sindaco Claudio - segretario di DemA - contestò quelle scelte. Al posto di Mucciarello arrivò un dirigente della Città metropolitana dove David Lebro è il numero due. E quella sera Lebro e anche un altro consigliere che ambisce ad avere più spazio in giunta, Gabriele Mundo, erano lì nell’ufficio di Auricchio. Solo un caso? 

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