Anm, ultimatum al Comune: «Soldi subito o fallimento»

Anm, ultimatum al Comune: «Soldi subito o fallimento»
di Pierluigi Frattasi
Sabato 11 Novembre 2017, 10:53 - Ultimo agg. 12 Novembre, 12:54
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Ultimatum dell'Anm al Comune di Napoli. Servono 82 milioni di euro in due settimane per salvarsi. L'azienda dei trasporti, sull'orlo del crac, chiede a Palazzo San Giacomo, azionista unico per il tramite della società controllante Napoli Holding, l'immediato pagamento di 67,2 milioni di euro, pari ai crediti maturati nel 2016 e non ancora erogati e a tutti i corrispettivi del 2017, visto che il Municipio per quest'anno non avrebbe versato ancora nulla. Ai quali si aggiunge l'ultima tranche di trasferimenti da 14,6 milioni per il periodo agosto-ottobre dalla Regione Campania, che ha versato regolarmente tutte le altre quote.

In una nota inviata ieri mattina alla Napoli Holding e al Comune di Napoli, l'amministratore unico di Anm, Ciro Maglione, ha chiesto di riconoscere i crediti vantati dall'azienda dei trasporti per l'incasso delle fatture, confermare le risorse e i flussi di cassa per il 2017-2019 e procedere alla ricapitalizzazione con il conferimento degli immobili da 65 milioni, come da piano di risanamento. «Tutti elementi necessari e indispensabili scrive il manager per la chiusura del bilancio 2016 in continuità aziendale. In assenza dei quali non si potrà che procedere alla redazione del bilancio con i criteri previsti dall'Oic 5», cioè il principio contabile dell'Organismo Italiano di Contabilità per la messa in liquidazione dell'Anm.
 
Maglione dà due settimane di tempo all'amministrazione, per il tramite della Napoli Holding, per rispondere sulla certificazione dei crediti. La documentazione dovrà essere presentata entro il 25 novembre. Mentre entro il 30 dovrà essere convocata l'assemblea dei soci per approvare il bilancio o, in assenza delle garanzie sui crediti e sulla ricapitalizzazione, per mettere in liquidazione la società. Adesso scatta una vera e propria corsa contro il tempo per evitare il fallimento. Ad accelerare le cose, il pressing dei collegi sindacali di Anm e Napoli Holding degli ultimi giorni. I revisori contabili hanno chiesto certezze sulla corresponsione all'Anm da parte di Palazzo San Giacomo, per il tramite della Napoli Holding, dei 112,5 milioni di trasferimenti da Comune e Regione per il 2017 e sul completamento della ricapitalizzazione col conferimento degli immobili da 65 milioni di euro.

Il problema principale riguarda l'andamento dei conti per l'anno in corso. Mentre il 2016 si chiuderà in perdita e con un capitale sociale ridotto a 13,4 milioni, Anm nel 2017 ha continuato a perdere 2,5 milioni di euro al mese, nonostante l'opera meritoria di risanamento avviata, però, solo in parte e con ritardo. L'azienda chiede quindi rassicurazioni, visto che «alla data del 31 ottobre 2017 sono esigibili i 10 dodicesimi degli importi». In pratica, «è stata incassata solo la quota regionale fino a luglio 2017 e restano da incassare agosto-ottobre per 14,6 milioni, mentre l'intero ammontare dei mesi gennaio-ottobre 2017 della quota comunale per 39,5 milioni non è stato incassato». A questi 54 milioni si aggiungono poi «i crediti verso la Napoli Holding al 31 dicembre 2016 che ammontavano a 102,5 milioni di euro, di cui a ottobre sono stati incassati 74,8 milioni, inclusa la quota regionale», con un credito residuo complessivo, calcolando anche le quote del 2017, di 81,8 milioni. Altra nota dolente la ricapitalizzazione da 65 milioni. Al momento, infatti, è stato conferito solo il parcheggio Brin che ne vale 9,9.

Intanto, arriva la svolta sui permessi residenti per parcheggiare sulle strisce blu. «I pass rinnovati quest'anno dai cittadini, secondo il nuovo tariffario afferma Marco Gaudini (Verdi), presidente della commissione Ambiente non scadranno a dicembre, ma saranno validi fino a marzo 2018». L'annuncio è stato dato ieri mattina in commissione Ambiente, con la presenza dell'assessore Mario Calabrese (Mobilità) e dell'amministratore Anm, Ciro Maglione, anche per venire incontro alle richieste dei cittadini che si erano lamentati del fatto che i nuovi pass, rinnovati dopo una serie di proroghe tra fine agosto e fine ottobre, sarebbero stati validi solo per due mesi. Gaudini ha proposto anche l'istituzione di un gruppo di lavoro per la revisione di tutte le aree dedicate alla sosta dei residenti. Il nuovo prezzario, che ha visto schizzare il costo del tagliando da 10 euro fino a 150 euro in base alle fasce Isee, è stato approvato dal Comune a marzo. Al 30 ottobre, l'Anm ha incassato dai oltre un milione di euro. Nel 60% dei casi, si è trattato di rinnovi di precedenti titolari. «Abbiamo raggiunto l'obiettivo prefissato dal piano di risanamento ha affermato Calabrese Dal 1 gennaio, partirà la campagna di rinnovo per il nuovo anno, ma, come già avvenuto in passato, sarà fissato un termine di chiusura per il rilascio del nuovo tagliando non prima della fine di marzo».

Critico Aniello Esposito (Pd), che ha censurato «il ritardo dell'avvio delle misure di risanamento di Anm, tra cui il nuovo tariffario sosta allegato alla delibera di ricapitalizzazione. Il Comune chiarisca le voci sulla messa a bando della gomma». «Forse sarebbe stato più giusto far partire gli aumenti dal nuovo anno», riflette David Lebro (La Città).

Per Mario Coppeto e Elena Coccia (Napoli in Comune a Sinistra), «l'aumento delle tariffe si inquadra nel piano di salvataggio Anm, di cui va mantenuta la natura pubblica». Mentre invoca più controlli sulla sosta abusiva Ciro Langella (Dema). Anche Stefano Buono (Verdi-Sfasteriati), chiede chiarezza sulle strategie di salvataggio Anm. Per Andrea Santoro (FdI-An), «bisognava commisurare gli importi dei pass ai mesi di fruizione». «Il caro-pass attacca Vincenzo Moretto (Prima Napoli) è un accanimento verso i cittadini». Mentre per Matteo Brambilla (M5S), «Anm andava tutelata prima».