Pronto il ricorso per sbloccare la spesa, de Magistris: «Vogliono affamare Napoli»

Pronto il ricorso per sbloccare la spesa, de Magistris: «Vogliono affamare Napoli»
di Luigi Roano
Martedì 18 Settembre 2018, 12:00
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Farà ricorso il Comune contro il blocco della spesa «discrezionale» imposto dalla Sezione regionale della Corte dei Conti. Lo annuncia il sindaco Luigi de Magistris che non è tenero verso la magistratura contabile. Anche perché con l'emendamento passato nel Milleproroghe i comuni in predissesto, avranno modo di rifare il piano di rientro dal debito - che per Palazzo San Giacomo è di 1,7 miliardi - e prendere tempo per adottare eventuali contromisure. Insomma lo stop arrivato dalla Sezione regionale alla lui ce di quanto deciso dal Parlamento a de Magistris - è apparso «inspiegabile». La sostanza - tuttavia - è che se non arrivano provvedimenti legislativi più pesanti, Napoli sarà costretta a vivacchiare fino al termine del mandato del sindaco, e questo nella migliore delle ipotesi.

Il sindaco racconta cosa significa per il Comune cancellare il debito cosiddetto «ingiusto» e fa il suo appello: «Molte delle somme che il Comune, e dunque i napoletani, devono pagare appartengono alle gestioni commissariali, si tratti debiti dello Stato non parlo dei miei predecessori. «Rispetto tutte le decisioni e quando non sono d'accordo lo dico. Quando si cominciano a vedere cose molto discutibili sul piano giuridico istituzionale si ha un po' il dovere di dirle perché altrimenti c'è il rischio di affamare un popolo, distruggere diritti e interrompere una rinascita che passa attraverso la virtuosità dei conti». Lo stop alla spesa è un boccone amaro da ingoiare: «Sembra quasi - dice l'ex pm - che come superi un ostacolo immediatamente c'è davanti un altro paletto. Noi siamo consapevoli che c'è tanto da fare, ma lasciatecelo fare. Qualche volta si ha la sensazione che c'è qualcuno che quasi ti vuole impedire di portare la risposta definitiva a una città che è autonoma da tutti poteri, questa cosa dobbiamo cominciare a dirla». Sindaco che poi conclude così: «Avessimo fatto noi questi debiti allora avrei detto che sono un incapace, devo però pagare questi prezzi per debiti che non sono neanche delle Amministrazioni precedenti, ma di commissari di Governo noi siamo vittime, dobbiamo essere risarciti. Dov'era prima tutta questa gente che doveva evitare che si arrivasse a questo? Resto basito perché stiamo entrando in una sfera che non è più quella del giusto equilibrio».
 
Un altro fronte aperto è quello politico, con il sindaco impegnato sia sulle Europee che sulle Regionali del 2020 ma prima deve mettere mano alla giunta per mettere una pezza a una maggioranza litigiosa e divisa che chiede visibilità. In che modo? Attraverso il rimpasto. Sono tanti i dubbi di de Magistris sui cambi di assessori. Fosse per lui ne cambierebbe al massimo uno, le richieste invece sono di tre teste. La situazione è fluida il sindaco prende tempo ma ormai anche questo è scaduto. Lo stesso de Magistris lo sa e sta cercando una soluzione.

Con la Sinistra in particolare c'è tensione, nel weekend appena passato l'ex pm ha incontrato Nicola Fratoianni parlamentare e segretario nazionale di Sinistra Italiana. L'appuntamento elettorale in ordine di tempo più vicino, si vota infatti nella prossima primavera sono le Europee. Stando a quel poco che trapela l'esito dell'incontro sarebbe stato positivo. Del resto Napoli è l'unica grande città dove la Sinistra vive. La discussione è aperta De Magistris però ha ribadito le sue condizioni: «Fino a qualche tempo fa, avrei risposto che non c'erano le condizioni per impegnarci con una certa forza, ci siamo presi un mese di tempo». Cosa significa? «Bisogna verificare se ci sono le condizioni per metterci insieme in tanti. Per le regionali è diverso perché si deve mettere in campo una coalizione, un ragionamento più ampio, ma sicuramente ci saremo».
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