Riecco lady Mastella: «Ma quale paracadutata, sono Duracell e corro a casa mia»

Riecco lady Mastella: «Ma quale paracadutata, sono Duracell e corro a casa mia»
di Pietro Treccagnoli
Martedì 30 Gennaio 2018, 08:37 - Ultimo agg. 09:33
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Sandra Lonardo Mastella è in corsa per Palazzo Madama. La sua sfida è su tre fronti. È capolista nel collegio plurinominale di Campania 1 (Avellino-Benevento-Caserta) e numero due negli altri collegi campani.

Signora Mastella, è il suo gran ritorno. Non riesce proprio a fare a meno della politica?
«Devo confessare che per un momento ho pensato di esserne molto lontana».

Si era dedicata ai dolci.
«I dolci sono una parentesi nella vita di una donna che non è rimasta mai ferma. Non so che cosa significhi non essere impegnata. Chi mi conosce mi ha soprannominata Moto Perpetuo o Duracell. Con i dolci ho messo su una piccolissima azienda che mi ha dato la possibilità di capire quanta burocrazia c'è in Italia, quanto è difficile per un giovane fare impresa. Anche questa esperienza, vissuta in prima persona, mi è servita per sentirmi più carica in questa nuova avventura».

Non si candida più come Udeur?
«No, sono candidata in Forza Italia, come l'altra volta. L'Udeur è entrata in Forza Italia. C'è un'intesa, portiamo la nostra esperienza centrista. Mai come in questo momento, Berlusconi rappresenta un punto di equilibrio della democrazia in Italia».

Scendere di nuovo in campo, per lei, dopo le inchieste giudiziarie, è una forma di rivincita?
«In questo momento, il mio pensiero va a tutte le persone in Italia, migliaia e migliaia, che hanno problemi con la magistratura. Dobbiamo avere fiducia nella magistratura, ma la storia mia e di mio marito Clemente è stata una grande sofferenza che porteremo con noi per tutta vita».

Si impegnerà anche sui temi della giustizia, quindi?
«La riforma della giustizia è uno dei temi del programma di Berlusconi. La appoggio in toto, perché i tempi della giustizia sono troppo lunghi. Non si possono aspettare dieci anni».
 

Lei è candidata in tre collegi. Ha ben tre paracadute.
«Questa è una definizione un po' populista. Tutti i partiti hanno compilato le liste allo stesso modo. I paracadute stanno dovunque. Qual è il mio paracadute? Sono candidata nel mio collegio di Avellino, Benevento e Caserta».

A casa sua.
«Mi cimento con temi e persone che conosco».

C'è in ascolto anche Clemente Mastella che non resiste e interviene: «Il paracadute di Sandra è qua, nella sua terra. Il suo paracadute Maria Elena Boschi, invece, ce l'ha a Bolzano. Se osava un po' di più si candidava in Germania. Sarebbe stato meglio».

Comunque candidarsi in tre collegi è avere già la vittoria in tasca. Non crede?
«Di queste tre candidature ringrazio il partito che mi ha dato una grande opportunità».

Chi teme di più tra i suoi rivali?
«Non temo nessuno. Contano le risposte che diamo ai problemi della gente. Problemi che conosco meglio di qualsiasi professoressa. Sono tutti i giorni tra la gente e con la gente. Asciugo lacrime, ascolto persone. Vedo gente che piange perché i figli non hanno lavoro o perché lo ha perso a 50 anni. È una piaga sociale della quale pochi sembrano interessarsi».

Su quali temi del suo territorio s'impegnerà?
«Il lavoro. Io stessa sono stata un'emigrante all'estero, con la mia famiglia in America. So che significa lasciare il proprio Paese».

Lei è stata presidente del Consiglio regionale della Campania con una maggioranza di centrosinistra, guidata da Antonio Bassolino...
«... ma siamo stati sempre al centro.»

Quindi stare con il centrodestra non la mette a disagio?
«E perché? Io porto avanti i temi del Centro. Le mie battaglie in Consiglio sono state di forte interesse sia per la destra che per la sinistra. Sempre a fianco di chi lavora o cerca lavoro o l'ha perso, alle ragazze madri, a questa middle class che ha tanti problemi. Non ho mai fatto battaglie ideologiche. Non le fatto prima e non le farò adesso».

Come condurrà questa campagna elettorale? Alla vecchia maniera, porta a porta?
«Sono sempre stata in campagna elettorale. Chi oggi ha il problema di organizzare una campagna elettorale è chi non è mai stato tra la gente. È questa la forza di mio marito, in primis, e mia. Ho sempre ascoltato le persone. E adesso la capacità di ascolto è quello che manca a molti politici».

Lei e suo marito siete in corsa e in politica. Clemente è sindaco di Benevento, lei si candida a senatrice. Una situazione molto diversa da quella di Bassolino e di sua moglie Annamaria Carloni che sono rimasti fuori da questa corsa.
«Questo mi dispiace. Grande solidarietà a Bassolino. Ho avuto diverse divergenze con lui, ma sempre nel pieno rispetto dei ruoli. Tutto si può dire di Bassolino, tranne che non sia un politico capace. Non conosco bene la moglie, ma sono solidale anche con lei. Mi auguro che possano tornare a fare politica attivamente».

Nei giorni sembrava che le sue posizioni in lista non fossero più tanto solide, che stesse per essere scalzata da Claudio Lotito, il presidente della Lazio. Ma l'ha spuntata lei.
«Ho sempre avuto fiducia nelle decisioni del partito. Mi sarebbe andata bene comunque, ma è andata meglio così. Grande rispetto per Lotito che conosco e apprezzo. Mi auguro che insieme si faccia una bella campagna elettorale per ritrovarci in Senato».
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