Il vento che spira tra Napoli e Bruxelles

Il vento che spira tra Napoli e Bruxelles
di Alessandro Barbano e Massimo Adinolfi
Martedì 21 Giugno 2016, 10:11
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Caro Direttore, tutti gli analisti sono d'accordo su un punto: l'esame del voto in termini amministrativi e locali non è minimamente sufficiente. Di sicuro non dice nulla sugli effetti politici che esso potrà avere. Io però vorrei far notare che in tutti i Paesi europei colpiti dalla crisi vanno bene le forze politiche anti-sistema, anti-establishment, con tratti populisti e un forte rifiuto della politica e dei partiti tradizionali. C'è una stretta corrispondenza fra i dati dell'economia e quelli della rappresentanza politica: più è alta la disoccupazione, in specie giovanile, e più crescono i consensi alle forze di opposizione. Non si scopre nulla di nuovo, in realtà. Se non che questo esercizio di opposizione prende vie diverse da quelle legate ai partiti europeisti tradizionali, moderati o riformisti, conservatori o socialisti. Se insomma non sei in Germania e non ti chiami Angela Merkel, ti puoi chiamare anche Renzi e aver fatto la rottamazione, ma rischi di finirci dentro pure tu. Come del resto c'è finito Fassino, a Torino, e ha rischiato di finirci persino Merola, a Bologna.

Caro Professore, è di prima evidenza che nel voto si intrecciano specificità municipali - penso per esempio a quanto il fallimento di Marino sia stato a Roma la premessa della vittoria dei Cinquestelle - con un vento di protesta che spira nei confronti delle élite. Che ha carattere identitario, verso contrappositivo e ribellistico, tratto generazionale, e che avvicina questa consultazione al referendum inglese. Ci sono due motivi per contestare le élite. Uno è interno a queste e riguarda la loro tendenza a diventare corporative non appena si formano, e quindi a costituirsi come entità chiuse che perdono contatto con la realtà. Purtroppo questa è una malattia molto italiana, che si può raccontare nel modo che segue: tu fai rientrare dall'estero dieci scienziati e li metti a lavorare in equipe. Dopo due settimane cercheranno di far assumere l'un altro parenti e amici, scambiandosi favori. 

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