Guerra dei manifesti a Torre del Greco, affissioni selvagge e offese: «Cornuto»

Le elezioni amministrative
Le elezioni amministrative
di Francesca Raspavolo
Lunedì 21 Maggio 2018, 12:25
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TORRE DEL GRECO - Elezioni, scoppia la guerra dei manifesti a Torre del Greco: affissioni selvagge, manifesti attaccati in spazi non elettorali e offese tra candidati. A dieci giorni dall'inizio della campagna elettorale per le amministrative di Torre del Greco (primo turno il 10 giugno, eventuale ballottaggio il 24 giugno) si registrano i primi casi di manifesti selvaggi. 

In via Circumvallazione il candidato sindaco dei partiti di centrodestra Luigi Mele ha completamente ricoperto i tabelloni elettorali riservati ai 7 candidati sindaci con la propria faccia: l'ingegnere di Forza Italia non ha lasciato neanche uno spazio agli avversari, tappezzando oltre 20 postazioni con il suo manifesto. Mele ha già fatto mea culpa. «È stato un errore, i cartelloni sono stati messi malissimo e senza rispettare le indicazioni. Chiedo scusa - si è difeso - Ho fatto una prima uscita elettorale, ma non ne farò altre. Rimedieremo subito, anche perché non vogliamo assolutamente fare la battaglia dei manifesti». 

L'altro caso è esploso in via Purgatorio ed è già finito sui social network: una schermaglia tra candidati è sfociata in offese sgrammaticate. «Cornuto, se hai le palle questo è il mio numero», a firmare l'avvertimento è stato un esponente dei partiti di centrodestra che si è visto defiggere un manifesto e ha così reagito, lasciando anche il proprio numero di cellulare per confrontarsi con il rivale. 
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