Forza Italia, scoppia la tregua
tra i Cesaro e i Martusciello

Forza Italia, scoppia la tregua tra i Cesaro e i Martusciello
di Carlo Porcaro
Sabato 21 Gennaio 2017, 08:41 - Ultimo agg. 09:30
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C'eravamo tanto odiati. Sui presidenti di Municipalità alle ultime comunali persino sui social. Ora in Forza Italia - complice il ritorno in campo di Berlusconi, la vittoria del No al referendum e l'elezione di Tajani alla presidenza del Parlamento europeo è scoppiata la pace tra Fulvio Martusciello, Armando Cesaro e Stanislao Lanzotti. Ieri il suggello davanti al logo del Ppe insieme tra gli altri a Francesco De Giovanni, Fabio Chiosi, Francesco Iannuzzi e Manfredi Nappi. «L'elezione di Tajani dimostra che si può andare oltre i populismi per risolvere i problemi reali: cambia la storia della politica italiana spingendoci più verso il centro e i moderati», ha sottolineato l'eurodeputato. I fondi europei sono «l'ultima chiamata, ma De Luca finanzia i progetti e non le opere: faccia lavorare le imprese non i tecnici, costruisca opere reali non di carta».

«Con un italiano e un forzista della prima ora, l'Europa diverrà sicuramente più umana e vicina alle esigenze dei cittadini ha rimarcato Cesaro -. Come ha ribadito il nostro presidente Berlusconi vinciamo quando siamo uniti. L'unica prospettiva vincente è quella dei liberali, dei cristiani, dei riformatori, del centro moderato che in maniera compatta si pone come alternativa ad una sinistra delle tasse e degli annunci. Gli urlatori, i populisti, hanno stancato».

Quanto alla battaglia di opposizione in Campania «stiamo lavorando in questa direzione: ai continui annunci del governatore e della sua maggioranza rispondiamo con proposte e con un'opposizione costruttiva». Lanzotti ha evidenziato la «coesione dei gruppi comunale e regionale» ma soprattutto la ritrovata verve del leader di sempre: «Con Berlusconi diventiamo di nuovo interlocutori visibili per i cittadini sul modello della prima Forza Italia».
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