Fondazione Banconapoli, via al pressing su Barracco

Fondazione Banconapoli, via al pressing su Barracco
di Valerio Iuliano
Mercoledì 17 Ottobre 2018, 11:30
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I tempi cambiano e qualche candidatura perde quota, ma contemporaneamente spuntano altri nomi nella lunga corsa alla presidenza della Fondazione BancoNapoli. Questa volta il nome nuovo che circola nei dintorni di Palazzo Ricca è più direttamente legato al mondo degli istituti di credito.

Si tratta di Maurizio Barracco, presidente del Banco di Napoli ed ex presidente dell'Arin. Una candidatura di alto profilo che punta a rompere gli equilibri - peraltro precari - che si erano delineati finora. Dall'entourage dell'ex presidente Daniele Marrama e del direttore generale Antonio Minguzzi è venuta fuori l'idea di proporre la candidatura allo stesso Barracco. Una scelta scaturita da una lunga riflessione di Marrama e soci, che puntavano ad affidarsi ad un esponente di prestigio e con buone possibilità di vittoria. L'investitura non è ancora ufficiale. Nelle prossime ore si saprà se Barracco avrà accettato l'invito, ma di sicuro la carta giocata dall'ex presidente della Fondazione e da Minguzzi ha il sapore di una sfida lanciata ai loro avversari. La designazione di Barracco è in qualche modo la conseguenza delle lunghe lotte intestine che portarono al commissariamento della Fondazione nella primavera scorsa. Mentre si vocifera che lo stesso commissario Mottura sia favorevole alla candidatura.
 
Mancano ancora cinque giorni per la scadenza dei termini per la presentazione della candidature alla leadership della Fondazione. Perciò è ancora presto per delineare un quadro preciso degli schieramenti. Le sorprese non mancheranno fino al 22 ottobre prossimo. Tuttavia è già possibile tracciare una sorta di griglia delle formazioni in campo. Sulla candidatura di Rossella Paliotto convergeranno sicuramente i voti del gruppo capeggiato da Orazio Abbamonte. In tutto sei consiglieri sui 17 - o 21, qualora venga reintegrato completamente l'intero Consiglio Generale - che saranno chiamati a votare il 21 novembre prossimo. Ai 16 consiglieri attualmente in carica si aggiungerà la settimana prossima l'esponente dell'Università Magna Graecia di Catanzaro che sarà eletto nella prossima seduta dell'assemblea. Appare piuttosto improbabile, invece, l'elezione di altre terne di consiglieri. Dando per sicuri, dunque, i sei voti per la Paliotto, l'esito delle elezioni verterà intorno ai rimanenti 11 voti, o poco più.

Rossella Paliotto e Maurizio Barracco, dunque, si contenderanno i voti dei consiglieri generali che fino a questo momento non possono essere attribuiti all'uno o all'altro schieramento. Solo ipotesi, comunque, giacché, per il presidente del Banco di Napoli non c'è ancora l'ufficialità. Il primo ostacolo da superare consisterà nel trovare subito le sei firme che occorrono per la presentazione della candidatura. Non sarà un ostacolo insormontabile, ma in ogni caso prima di fare un resoconto definitivo occorrerà attendere, mentre sembra sempre meno probabile la discesa in campo dell'ex rettore dell'università federiciana Guido Trombetti. Le conclusioni sono premature, ma già il 22 ottobre ci sarà il quadro definitivo delle candidature pervenute a Palazzo Ricca. La prossima seduta del Consiglio Generale toccherà comunque alcune delle questioni centrali nella corsa alla presidenza. L'approvazione del Bilancio consuntivo 2017 è legata a doppio filo al tema delle scelte operate negli anni passati, a partire dalle valutazioni sull'affidamento ad un legale di un parere sulle «possibili attività di recupero - come si legge nell'ordine del giorno della seduta - relative all'asset delle azioni della Banca Popolare di Bari».
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