«Dignità del lavoro», sciopero degli impiegati al Comune di Ercolano

«Dignità del lavoro», sciopero degli impiegati al Comune di Ercolano
di Francesca Raspavolo
Venerdì 12 Ottobre 2018, 13:00 - Ultimo agg. 13:07
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ERCOLANO - «Dignità del lavoro e dei lavoratori, riforma della macchina comunale, stop alla politica del lobbismo», scioperano i dipendenti del Comune di Ercolano. Braccia incrociate per gli impiegati del Municipio che ieri si sono astenuti dalle loro mansioni dalle 9 alle 11 e dalle 18 alle 20. Netta la polemica con l'amministrazione comunale: una decina di dipendenti all'ingresso di Palazzo di Città ha cantato «Bella ciao» e distribuito volantini ai passanti.

«Rivendichiamo il diritto al salario, ai servizi per turisti e cittadini e alla dignità del lavoro e dei lavoratori. Diciamo basta alla politica fatta per gli interessi dei singoli - il documento sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica - Ci scusiamo per i disagi ma è inevitabile». Diverse le ragioni della protesta, condivisa anche dai vertici provinciali e regionali dei sindacati: «Da tempo i lavoratori del Comune di Ercolano vengono additati come fannulloni. È tutto falso: per carenza di organico siamo sottoposti a carichi di lavoro triplicati». La pianta organica prevede 600 addetti «ma ce ne sono soltanto 280 in opera: non si bandiscono concorsi e i servizi non funzionano per colpa dell'inadeguatezza dell'amministrazione e dell'Ente, incapace di pianificare, incoerente rispetto a proclami e belle parole». Un attacco diretto al sindaco Ciro Buonajuto e alla sua squadra di governo. «Hanno deciso di esternalizzare i servizi: così facendo creano occupazione ma solo per consolidare il consenso politico-elettorale». Chiara l'allusione al voto amministrativo del 2020 e alla scelta di privatizzare la riscossione dei tributi, il parcheggio degli Scavi, le strisce blu. «Il prezzo più alto lo pagano turisti e cittadini cui si fatica ad assicurare servizi adeguati. Questo è un copione già visto: ci aspettavamo un rinnovamento politico per creare lavoro ed efficienza, non per gestire poltrone e creare futuro consenso elettorale». Messaggi fin troppo politici che si intrecciano con lotte più propriamente sindacali: «Scioperiamo per il mancato rispetto degli impegni da parte dell'amministrazione sulle progressioni orizzontali e sulla performance organizzativa 2017».
 
«Abbiamo rispettato quegli impegni - replica il vicesindaco Luigi Fiengo, delegato al Personale - Per dieci anni i dipendenti non hanno ricevuto alcun avanzamento, mentre noi a luglio abbiamo ratificato le progressioni economiche orizzontali che sono state liquidate ad agosto con tutti gli arretrati. Per quanto riguarda il premio di performance, ad agosto abbiamo modificato il regolamento per ampliare la platea dei dipendenti beneficiari, per cui invece che a settembre sarà consegnato tra fine ottobre e novembre». Una garanzia che però, non basta ai sindacati che annunciano altre azioni di protesta. «Il Comune è allo sfacelo, c'è una classe dirigente e amministrativa pessima: in assemblea valuteremo quali politiche di manifestazione attuare e quando». Ma i cittadini di Ercolano non hanno gradito lo sciopero dei comunali, sebbene non abbia causato interruzioni di servizio. «Che faccia tosta, con la disoccupazione che c'è si permettono anche di protestare pur avendo un posto a vita. Sfaticati, cantano Bella ciao invece di guadagnarsi lo stipendio». In pochi solidarizzano. «Stanno protestando per ottenere migliori condizioni di lavoro, è giusto». Per l'opposizione la lotta sindacale è da sostenere. «Sono una categoria di lavoratori fondamentale - sostiene Gennaro Cozzolino (M5S) - Il buon andamento della macchina comunale dipende da loro, va assicurata dignità del lavoro».
 
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