Inchiesta Sma e rischio flop nei collegi: Renzi arriva a Napoli per risollevare il Pd

Inchiesta Sma e rischio flop nei collegi: Renzi arriva a Napoli per risollevare il Pd
di Adolfo Pappalardo
Sabato 17 Febbraio 2018, 09:46 - Ultimo agg. 12:24
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Arriva oggi Matteo Renzi nelle ore in cui il Pd appare tramortito. Tra sondaggi non certo entusiasmanti che lo danno fuori dai collegi uninominali in quasi tutta la regione e l'inchiesta che ha coinvolto il figlio del governatore Vincenzo De Luca. Non Piero, il candidato alla Camera, ma il fratello Roberto, assessore al Bilancio al Comune di Salerno. Una vicenda che entra comunque, dritta dritta, nel pieno dell'ultima fase di campagna elettorale. Un periodo delicato. Molto. E gli imbarazzi ci sono. Da Napoli nessun comunicato o nota dalla segreteria cittadina o regionale come si usa alla vigilia degli arrivi dei big mentre il Pd di Salerno si affretta solo a chiarire come domani alle 10 viene confermata la presentazione di tutti i candidati alla Camera e al Senato. Per la serie si va avanti, nonostante tutto e tutti, nel fortino deluchiano e nessun cambio al programma.

Un'inchiesta, quella dei magistrati, che si abbatte su una campagna elettorale e su una regione dove Matteo Renzi già non aveva molta voglia di mettere piede nonostante il posto da capolista. Poi la scelta per onorare gli impegni della campagna elettorale, dei tour in tutto il Paese anche se sono lontani i tempi delle chiusure alla Sanità come le ultime Europee.

Allora il Pd volò oltre il 40 cento mentre oggi è attestato quasi alla metà, specie nella Campania e nel Sud dove la sfida diretta appare ormai solamente tra centrodestra e 5Stelle. Nonostante l'impegno, negli ultimi dieci giorni, del governatore che sta girando in lungo e in largo le 5 province della Campania per fare la sua parte. Spendendosi ventre a terra per il lavoro fatto in Regione, come gli ha chiesto Matteo Renzi per risollevare le sorti da queste parti. Ma la strada sembra comunque in salita. E l'inchiesta, che promette nuovi sviluppi, fa pensare a scenari ancora più cupi per i democrat in vista della data del voto.
 
In questo scenario arriva il segretario nazionale che, appena nelle ultime ore, ha dato un cambio di marcia vigoroso alla sua campagna elettorale. Renzi, dopo aver lanciato i caffè nelle case degli italiani e il «porta a porta» con gli elettori del suo collegio, ha dato il via a una serie di tappe in giro per il Paese con comizi in piazza e appuntamenti indoor. Un format più classico di campagna elettorale a cui avrebbe voluto rinunciare questa volta. Ma non si può. E, quindi, ieri a Bari e Matera, oggi nel Napoletano per l'intera giornata.

Al mattino un incontro (a porte chiuse) con gli imprenditori all'Unione industriali di Napoli e poi al Vomero per una passeggiata con Paolo Siani, pediatra e fratello del giornalista Giancarlo, ucciso dalla camorra nel 1985, candidato scelto personalmente come volto nuovo dei Democrat napoletani. Il nome della società civile per togliere da dosso al partito napoletano le amarezze delle ultime amministrative quando è piombato all'11 per cento ed è uscito fuori dal ballottaggio per la seconda volta consecutiva. Con lui («è Paolo il nostro lanciafiamme», disse Renzi alla presentazione delle liste a Roma ricordando lo strumento che promise e mai usò dopo il voto-disfatta per Palazzo San Giacomo) la passeggiata al Vomero poi a Giugliano, a palazzo Palumbo, per sostenere i candidati locali Giuseppe Pellegrino (al collegio uninominale Camera) e Giovanna Palma (Senato).

«La presenza del segretario Matteo Renzi nella terza città della Campania è importante per tirare la volata ai candidati giuglianesi nel nostro collegio: stiamo conducendo una campagna elettorale tra la gente per spiegare i punti del nostro programma elettorale», dice il segretario di circolo Pietro di Girolamo.

Poi di nuovo a Napoli, alle 18,30, al teatro Sannazzaro, per il classico comizio con i militanti democrat. Infine nel centro storico di Napoli, a palazzo Marigliano, per una pizza con alcuni candidati.

«Matteo Renzi viene a raccontare quello che abbiamo fatto e, soprattutto, sulla base di quello che abbiamo fatto, quello che abbiamo in testa per Napoli», dice Valeria Valente, candidata al Senato proprio dopo l'ex premier. Poi spiega: «Abbiamo sbloccato situazioni d'impasse che duravano da lungo tempo, partiamo dal Salva-Napoli che ha evitato il dissesto del Comune, e da Bagnoli: il sindaco de Magistris aveva alzato le barricate, noi siamo andati avanti con determinazione e convinzione, continuando ad investire in quel progetto».
 

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