De Magistris, stoccata a Bassolino: «In questi anni era distratto»

De Magistris, stoccata a Bassolino: «In questi anni era distratto»
di Valerio Esca
Martedì 19 Dicembre 2017, 11:12
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Nel giorno in cui torna a parlare dell'emendamento salva-Comuni, il sindaco de Magistris non perde occasione per replicare all'ex governatore Antonio Bassolino e intanto prova a ricostruire il suo movimento. Il primo cittadino ha aperto la settimana con un lungo post su Facebook, nel quale ripercorre le tappe che hanno portato all'approvazione in commissione Bilancio della Camera, appena cinque giorni fa, della norma salva-Napoli. «Nella settimana trascorsa - scrive il sindaco - la città ha ottenuto un risultato assai importante, l'approvazione di un emendamento che scongiura il rischio di dissesto del Comune di Napoli e di altri enti locali. È un risultato preziosissimo, frutto di un lavoro durissimo di mesi - pieno di ostacoli ed insidie fino all'ultimo minuto - che mi ha visto impegnato in prima linea. Si è raggiunto un ottimo livello di cooperazione tra istituzioni diverse e distanti».
 

Ed è proprio sul tema della cooperazione che Bassolino aveva stuzzicato de Magistris: «Nella vita e in politica bisogna sempre aver fiducia e infatti de Magistris che finalmente elogia la collaborazione istituzionale diverte e fa piacere». Aggiungendo: «Tra istituzioni non ci deve essere contrapposizione, ma collaborazione». Il sindaco, a poche ore di distanza dal via libera al salva-Comuni, aveva espresso gratitudine verso tutte le forze parlamentari, grazie alle quali è stata licenziata la norma, seppur sul filo del rasoio: da Mdp e Sinistra italiana, a Forza Italia, al M5S e al Pd. La stoccata di Dema all'ex primo cittadino è arrivata ieri mattina, a margine di un incontro a Castel dell'Ovo: «È stato un po' distratto Bassolino in questi anni» e, sorridendo, smorza la polemica con una battuta: «Sono in una fase di ermetismo». Nel post pubblicato sulla sua pagina, l'ex pm evidenzia ancora: «Siamo stati credibili, concreti ed efficaci. La città è forte, per la sua autonomia sempre più profonda e per la sua rinascita, che a livello nazionale ed internazionale ci viene riconosciuta da tutti». Un emendamento, quello approvato al fotofinish giovedì scorso, che allontana di molto il rischio default per il Comune, ma che non mette al riparo l'ente rispetto agli obiettivi a medio termine sui quali continuerà a vigilare la Corte dei Conti. Un aspetto ribadito dallo stesso de Magistris: «Non correre il rischio del dissesto non significa che navigheremo in acque tranquille, ma vuol dire che se saremo bravi ed uniti Napoli consoliderà la sua riscossa verso un rapido miglioramento di servizi e qualità della vita. La città è da oggi più potente».
 
Incassato il risultato a Roma, intenzione del primo cittadino è radicare adesso il suo movimento. Ha comunicato ai fedelissimi la volontà di essere più presente alle riunioni del coordinamento, anche se ieri ha disertato l'incontro previsto in sede a via Toledo, e l'intenzione di mischiare le carte, definendo ruoli e figure chiave all'interno di demA, atteso dal primo congresso nazionale tra maggio e giugno. Non a caso dopo la tornata elettorale di marzo. In base ai nuovi assetti politici in Parlamento bisognerà capire come e dove posizionare il movimento, del quale il fratello Claudio è segretario.

Senz'altro c'è bisogno di un cambio di rotta. I risultati parlano chiaro e non sono certo esaltanti: la maggioranza dell'assemblea cittadina è risicata e il gruppo consiliare è imploso da tempo. L'asse tra Simeone, Sgambati, Zimbaldi e Langella non partecipa più alle riunioni in via Verdi e lo stesso, anche se per motivi differenti, vale per Laura Bismuto. Per non parlare delle faide interne. Simeone ha chiesto più volte la testa dell'assessore alla Mobilità Mario Calabrese, Bismuto quella dell'assessore al Welfare Roberta Gaeta, oltre che del commissario di Abc Sergio D'Angelo. Non a caso de Magistris potrebbe intervenire con qualche ritocco in giunta: un mini-rimpasto di deleghe e un paio di cambi. «Da gennaio - ha rimarcato a tal proposito il sindaco - comincerà una fase nuova, della quale mi assumerò in pieno la responsabilità, per consolidare l'azione amministrativa e rafforzare il progetto politico che vede in Napoli l'assoluta protagonista. La nostra lotta coraggiosa - appesi in acrobazia su un filo ad alta quota senza il telo in terra - ci ha premiato. Vince Napoli che oggi è più sicura, più forte e più autonoma. Sono stanchissimo, ma motivatissimo. Cambieranno tante cose. Un'altra conquista, senza cedere su nulla e senza nessun compromesso. Rivoluzione ed affidabilità di governo la nostra ricetta. Grazie al sostegno del nostro popolo, senza il quale nulla è possibile, mentre con l'unità del popolo tutto è possibile».

Tutti argomenti che saranno affrontati durante l'assemblea dei soci demA, convocata per le 16,30 di giovedì, presso la Biblioteca di Fra Landolfo Caracciolo, nel complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, in via Tribunali 316, che sarà aperta dallo stesso de Magistris, nelle vesti di presidente del movimento. Data e luogo sono stati definiti in base all'agenda del primo cittadino, come si legge nella convocazione: «Il breve preavviso della convocazione per l'assemblea soci è dovuto alla fitta agenda del presidente Luigi de Magistris, nonché alla difficoltà di trovare una sede libera, adeguata alle esigenze del movimento, in prossimità delle vacanze natalizie».
 
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