De Magistris: «De Luca mi spinge a candidarmi»

De Magistris: «De Luca mi spinge a candidarmi»
Mercoledì 21 Marzo 2018, 20:20
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«Molti mi stanno spingendo a candidarmi alla presidenza della Regione Campania, ma io voglio continuare a fare il sindaco. Ma se De Luca continua così allora mi costringe a sconfiggerlo democraticamente e politicamente come noi sappiamo fare». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, rispondendo a una domanda, nella trasmissione 'Lente di ingrandimento' su Televomero, sulle critiche che gli sono state mosse dal governatore De Luca nei giorni scorsi e nel corso della direzione regionale del Pd di ieri. De Magistris, ha riferito che alle sue richieste di incontro «il presidente De Luca nemmeno risponde».

E poi ha aggiunto: «Tra me e De Luca c'è una grande differenza. Io sono uomo delle istituzioni e cerco sempre di rispettare le istituzioni e chi le rappresenta indipendentemente dal colore politico, mentre è evidente che De Luca non ha senso delle istituzioni. Vive un delirio di onnipotenza». Il sindaco ha definito il linguaggio utilizzato dal governatore «violento, antidemocratico, non dialogante e - ha aggiunto - non è la prima volta che accade». De Magistris nel riferire che non presenterà querela contro il presidente della Regione, ha tuttavia ricordato che «la calunnia è un reato perseguibile d'ufficio». «De Luca - ha concluso l'ex pm - deve decidere se nei prossimi mesi vuole continuare a fare il presidente della Regione cercando il dialogo con le altre istituzioni, e in questo caso io anche domani gli vado a stringere la mano, o se invece vuole perseverare a non dialogare con la città di Napoli verso cui dimostra sprezzo».

Ma il primo cittadino ha replicato anche sulle accuse del governatore al Movimento 5 Stelle. «Il presidente De Luca dimostra mancanza di rispetto verso i campani e gli abitanti di Casal di Principe. Credo che dovrebbe chiedere immediatamente scusa». Così il sindaco in merito ai sospetti avanzati da Vincenzo De Luca sulle percentuali raggiunte in alcune zone della Campania dai Cinque Stelle. «Il voto espresso alle politiche è stato un voto d'opinione, libero, contro il sistema, contro gli apparati, contro personaggi come Berlusconi e Renzi di cui evidentemente i meridionali non ne potevano più. Credo - ha aggiunto - che chi ha perso le elezioni e ricopre l'incarico di presidente della Regione, ed ha subito anche una dura sconfitta a Salerno, dovrebbe rispettare il voto campano. Diventa difficile - ha concluso - costruire rapporti istituzionali con chi non ha rispetto per il territorio che governa».
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