De Magistris, crociata in Veneto
«Sui cori la penso come Ancelotti»

De Magistris, crociata in Veneto «Sui cori la penso come Ancelotti»
Lunedì 3 Dicembre 2018, 19:51 - Ultimo agg. 19:52
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«Bisogna costruire una casa con le fondamenta solide». Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, oggi a Padova presentando il suo nuovo progetto politico. «Ci rivolgiamo - ha detto De Magistris - a un campo largo che non è la sinistra del Pd, non è solo la sinistra, è un mondo che si riconosce nei valori della Costituzione, che parla con tante esperienze dal sud al nord che lottano per la difesa dell'ambiente e dei diritti dei territori, che costruiscono alternative dal basso e sanno coniugare rottura del sistema e però anche capacità di governo, quindi non solo cambiamento di facciata». De Magistris poi ha precisato: «Noi non siamo il quarto polo. Noi pensiamo a una coalizione civica nazionale, e quindi un'esperienza come quella di Padova la guardiamo con interesse perché potrebbe rientrare in questo campo largo».

«Da un lato si attribuisce potere con materie nuove e poi dall'altro il presidente della Regione continua a chiedere ogni volta le risorse allo Stato, come quando c'è una calamità naturale» ha proseguito il sindaco, commentando i possibili effetti legati alla richiesta di autonomia avanzata dal Veneto. Secondo De Magistris «andremo a rilevare una divisione forte del paese, cioè che per alcune regioni come il Veneto c'è una corsia preferenziale e altre regioni invece restano in una cornice dove le cose non vanno bene. Al sud c'è molta sofferenza verso leggi inique che danno più risorse alle regioni ricche».

«Bisogna smetterla con queste discriminazioni. Lo sport ha dei valori in campo e anche sugli spalti, la penso esattamente come mister Ancelotti» ha poi chiosato commentando l'ipotesi di sospendere la partita avanzata dall'allenatore della società campana. «Se ci sono cori manifestamente discriminatori va sospesa - sostiene De Magistris -. Il tifo è anche prendersi in giro, non è che stiamo facendo l'apoteosi del bigottismo. Credo che ci sono i parametri per ritenere un coro diffamatorio, offensivo e addirittura violento. Altra cosa è quel piacevole prendersi in giro tra tifoserie opposte». Secondo De Magistris «lo sport sa quando si supera il limite, lo sappiamo tutti e ce ne accorgiamo. Nessuno si scandalizza sul coro un pò provocatorio, ma verso il Napoli in particolare sta diventando di una violenza verbale inaccettabile, che è nei confronti della squadra ma anche della città e di un popolo».
 

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