«Sanità al palo, Lorenzin si scusi».
Il ministro: «Attacchi strumentali»

«Sanità al palo, Lorenzin si scusi». Il ministro: «Attacchi strumentali»
di Fulvio Scarlata
Sabato 21 Gennaio 2017, 08:32 - Ultimo agg. 08:35
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«In Campania siamo ultimi per aspettative di vita in Italia, ultimi per i livelli essenziali di assistenza. Questi sono i risultati di otto anni di commissariamento nella sanità. Lorenzin chieda scusa ai campani perché è lei la prima responsabile»: Vincenzo De Luca aggredisce frontalmente il ministro della Salute. Che giovedì aveva provato a stroncare le aspettative del governatore di diventare lui il commissario per la Sanità in Campania definendo «disastrosa» l'assistenza sanitaria regionale. «Lorenzin - attacca il presidente della Regione - dice: decidiamo noi sui commissari. Si sbaglia. Per la legge decide solo il Presidente del Consiglio». Arriva subito la replica del ministro: «De Luca, condanno fermamente le strumentalizzazioni politiche sulla salute dei cittadini. Non si tratta di essere contro di qualcuno, ma di lavorare per le persone malate».

È uno scontro verbale molto violento, quello tra Vincenzo De Luca e Beatrice Lorenzin. Il primo colpisce sui commissari della Sanità: «Quei due, arrivati non si sa da dove, sono pagati dai cittadini campani 400mila euro per venire due giorni a settimana a creare problemi. Negli ultimi otto anni di commissariamenti sono stati chiusi tutti i pronto soccorso a Napoli trasformando quello del Cardarelli in un campo di battaglia. Io ne ho riaperti cinque. Immaginate cosa sarebbe successo nel pieno dell'emergenza dell'Epifania senza pronto soccorso aperti. Quando c'è stato il caos a Nola noi eravamo sul campo, loro, i commissari, erano in ferie».

Una denuncia, quella di De Luca, con una conseguenza politica precisa: «Lorenzin, che in quanto ministro rappresenta la scelta di nominare commissari in Campania da otto anni, deve chiedere scusa ai cittadini campani, non una ma mille volte. Nel suo ministero non si erano accorti del mancato risanamento finanziario perché dal 2012 le Asl campane non approvavano i conti consuntivi? Ora li stiamo approvando noi. E al ministero non si erano accorti delle doppie e triple fatturazioni alla Asl Napoli 3? Ci facciano il santo piacere: chiedano scusa perché abbiamo fatto più noi in 18 mesi che i commissari in otto anni». Con una minaccia: «La nomina dei commissari è illegittima - dice il governatore - siamo pronti ad aprire questioni di legittimità costituzionale». Infine la questione formale: «Il ministro Lorenzin dice decidiamo noi la legge dice che la decisione è del presidente del Consigliò. Ma non stiamo gestendo, né lei né io, una bottega di famiglia. Si decide tra istituzioni che hanno dignità costituzionale sulla base di atti e motivazioni. Il nostro obiettivo è non avere proprio il commissario, né esterno né interno. Non c'è più neanche l'ombra di un motivo per tenere qui commissari esterni che sono un danno insopportabile».

Non si fa attendere la replica del ministro: «I riscontri dei Nas evidenziano carenze organizzative nella sanità regionale. Dobbiamo essere seri e riconoscere che bisogna fare di più per ripartire e cambiare passo nell'organizzazione della sanità in Campania. I commissari di Governo elaborano i decreti per fornire alla Regione gli strumenti operativi per lavorare al meglio e in linea con le best practice nazionali. Non applicare i decreti è un fatto grave». Beatrice Lorenzin dunque impone alla Regione di far la sua parte: «Il Ministero è come sempre a disposizione per risolvere i problemi. Obiettivo comune spero non sia la polemica politica, ma offrire ai cittadini il servizio assistenziale che meritano». 

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