Cr8, oggi il vertice a Roma: pronta intesa tra Comune e governo

Cr8, oggi il vertice a Roma: pronta intesa tra Comune e governo
di Luigi Roano
Giovedì 15 Marzo 2018, 08:37 - Ultimo agg. 18:27
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È oggi il giorno del giudizio per il Comune. Alle 15 il capo di gabinetto Attilio Auricchio è atteso a Palazzo Chigi dal segretario generale della Presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti. In quell'ufficio del primo piano dovrebbe essere sottoscritta la transazione tra Governo e Comune con la quale lo Stato si accollerebbe il 77 per cento del debito con il Cr8 da 85 milioni più interessi, e la restante parte in quota all'amministrazione guidata dal sindaco Luigi de Magistris. L'ex pm sa bene quanto pesa - in tutti i sensi - la transazione sul futuro dell'ente di piazza Municipio, ma sembra tranquillo e spiega il perché di questo suo stato d'animo. «Il tavolo convocato a Palazzo Chigi - spiega de Magistris - ha avuto l'input politico di chiudere. Sono fiducioso perché il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è una persona corretta sul piano istituzionale e in questo anno abbiamo lavorato bene insieme».

Queste le parole del sindaco che introducono il vertice istituzionale di oggi. Il debito con il consorzio Cr8, risalente al 1981 per lavori post terremoto, rischia di mandare in fumo i già disastrati conti del Comune, ma soprattutto il debito ha bloccato la cassa che è stata pignorata.
 
Con la transazione in mano e sottoscritta dal Governo, il primo effetto che otterrebbe il Comune sarebbe quello di sdoganare la cassa. In questo modo non dovrà più chiedere anticipazioni di tesoreria alle banche - milioni sui quali si pagano tassi di interesse molto salati - per far funzionare la macchina comunale. La telefonata di martedì del capo della segreteria politica di Gentiloni ad Auricchio il segnale che il premier aveva mantenuto la promessa fatta al sindaco la settimana scorsa. Contatto telefonico all'indomani della sentenza delle Sezioni riunite della Corte dei Conti, che ha bocciato il bilancio 2016 e comminato una sanzione pari alla somma che Palazzo San Giacomo deve pagare al Cr8. Senza l'accordo, nella sostanza, il Comune dovrebbe pagare due volte un debito del 1981. «Siamo assolutamente fiduciosi - insiste de Magistris - perché l'accordo tecnico è già stato trovato e il tavolo ha ricevuto l'indicazione politica per chiudere. Oggi potrebbe essere l'ulteriore conferma che la cooperazione istituzionale instaurata da gennaio 2017 con il Governo è stata proficua». «Certo - aggiunge - ci hanno fatto penare, attendere tanto e soffrire ma mi auguro che oggi si chiuda la fase del pignoramento che tiene bloccata la cassa e di conseguenza che ci sia il riconoscimento da parte dello Stato del debito con il Cr8».

Il sindaco si sente rassicurato dal dialogo con Palazzo Chigi tanto che ai microfoni di Fabiola Conson, a «Lente di ingrandimento», traccia la road map post transazione del Comune. Che resta un percorso a ostacoli lo stesso de Magistris non lo nasconde e non a caso parte da Anm, azienda in concordato preventivo - i magistrati aspettano il nuovo piano industriale - e da qualche giorno senza amministratore visto che Ciro Maglione si è dimesso. «Sta per scadere il bando - racconta il sindaco - ho già in mente il profilo che serve per l'Azienda napoletana mobilità». Analisi che spiega il perché alla fine Maglione ha preferito dimettersi. «Ha fatto un ottimo lavoro, lui è un avvocato, un giurista, è stato utilissimo ad avviare la fase che ci ha portato al concordato con il Tribunale, ma ora serve un altro tipo di tecnico. Siamo vicini alla ristrutturazione dell'Azienda e bisogna presentare il piano industriale. Con la transazione mettiamo in sicurezza i conti del Comune, e possiamo pensare ad Anm, alle buche nelle strade e anche alla messa in sicurezza politica della giunta. Lunedì credo di fare la nomina di Anm». Ma chi ha partecipato al bando per essere selezionato come amministratore di Anm? A quanto trapela, tra le proposte arrivate a Palazzo San Giacomo ci sarebbe quella di Nicola Pascale, capostaff dell'assessore ai Trasporti Mario Calabrese, un trasportista puro, esterno all'amministrazione. Politicamente - se dovesse esserci questa nomina - sarebbe un segnale di fiducia all'assessore alla viglia di un rimpasto di giunta che viaggia con un ritardo di almeno tre mesi sulla tabella di marcia. Nel lotto dei partecipanti al bando, ci sarebbe anche Vincenzo Molisso, ex commissario di Clp, azienda che aveva in gestione i trasporti pubblici della provincia di Caserta.
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