Comune di Napoli, stop alle assunzioni: salve solo le maestre d'asilo

Comune di Napoli, stop alle assunzioni: salve solo le maestre d'asilo
di Pierluigi Frattasi
Giovedì 19 Luglio 2018, 10:30
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Il Comune accelera sulla manovra correttiva al bilancio. Tour de force degli uffici, che in questi giorni hanno racimolato le risorse per coprire un buco di 14 milioni. Ma saranno inevitabili i tagli, mentre scoppia la grana assunzioni. Troppi gli oltre mille nuovi dipendenti nel triennio previsti dal piano di fabbisogno approvato a febbraio, difficilmente compatibili in termini di budget con la nuova situazione finanziaria all'indomani della delibera della Corte dei Conti. La scure cala soprattutto sul 2019: cancellate al momento 435 assunzioni a tempo indeterminato, tra cui 200 vigili urbani, a causa del blocco al reclutamento imposto dai magistrati contabili per lo sforamento del Saldo di Finanza Pubblica nel 2016. Ridotto, anche, il fondo per quest'anno. Il budget non consentirà più le 410 assunzioni previste, il dato finale potrebbe attestarsi su 200-300. Numeri ancora non definitivi.

Il piano assunzioni viene diviso, poi, in due tranche: priorità alle maestre di asili nido e scuole comunali, tutti gli altri profili dovranno aspettare. La delibera per loro è attesa la prossima settimana. Martedì, invece, il Comune ha pubblicato quella per le insegnanti, confermando il numero di 110 nuove unità, con decorrenza 1 ottobre e un costo complessivo di circa 2,5 milioni per il 2018-2019, ma con contratti tutti a tempo determinato. Mentre a febbraio era stata definita già una quota di 67 nuove insegnanti a tempo indeterminato. Per renderle effettive servirà l'ok della Commissione Centrale per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali del Viminale, alla quale, a settembre, il Comune potrebbe chiedere anche un ulteriore parere per fare alcuni contratti a tempo indeterminato.
 
Ma il piano assunzioni del 2018, prevedeva, l'ingresso al Comune di 410 nuovi dipendenti a tempo indeterminato e 52 a tempo determinato (34 maestre, 33 educatrici, 97 vigili urbani, 42 ragionieri, 63 amministrativi, 21 informatici, 17 funzionari finanziari, 28 architetti, 49 ingegneri, 26 istruttori direttivi). Per un costo totale per il 2018 di circa 4,3 milioni per i contratti a tempo indeterminato e di 605mila euro per quelli a termine. Risorse tagliate nel bilancio di previsione approvato ad aprile, dopo la sentenza delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti «da cui deriva l'indispensabile ridimensionamento delle risorse destinabili alle assunzioni 2018 e il divieto di assumere nel 2019». L'assunzione delle maestre, anticipata per aprire le scuole a settembre, scrive il segretario generale nel parere di accompagnamento, «assorbe le risorse disponibili nel bilancio 2018 incidendo sulle altre previsioni assunzionali che saranno oggetto di successiva programmazione». I tagli alle assunzioni, quindi, dovrebbero riguardare soprattutto tecnici, vigili e amministrativi. Ma non si esclude una svolta, col recupero di diverse assunzioni, se non tutte, se il Governo dovesse intervenire sulla multa da 85,5 milioni che incombe sul Comune.

Il clima a Palazzo San Giacomo è teso, perché su una pianta organica ideale di 10.474 dipendenti, mancano all'appello 3.077 unità. Venerdì, il Municipio fornirà alla Corte dei Conti le integrazioni chieste a garanzia dell'equilibrio del bilancio.

Per quanto riguarda le dismissioni immobiliari, saranno fornite le perizie definitive disponibili, le altre saranno ultimate entro la prima decade di agosto dalla Borsa Immobiliare di Napoli. «Massima fiducia nella giunta afferma Luigi Felaco, presidente commissione Scuola Noi siamo favorevoli affiché ci sia il maggior numero di assunzioni a tempo indeterminato. Ma se ci sarà una rimodulazione, questa sia omogenea su tutte le categorie e non si abbatta solo sulla scuola».
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