Carfagna: «Io capolista per Gianni, i candidati al vaglio dell'Antimafia

Carfagna: «Io capolista per Gianni, i candidati al vaglio dell'Antimafia
di Gerardo Ausiello
Domenica 1 Maggio 2016, 11:21
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«Con questa terra ho un legame speciale. Ho ricevuto tanto e devo tanto. Ecco perché alla fine ho deciso di candidarmi. Non potevo non farlo». Mara Carfagna scioglie le riserve: sarà capolista di Forza Italia in Consiglio comunale al fianco di Gianni Lettieri.

Cosa l'ha spinta a scendere in campo?

«Sono profondamente innamorata di Napoli, una delle città più belle del mondo, che non merita di trovarsi nello stato in cui l'hanno ridotta le amministrazioni che si sono succedute, da Bassolino a Iervolino fino a de Magistris. Oggi abbiamo davanti a noi un'occasione storica: conquistare finalmente il governo di Napoli dopo decenni di dominio della sinistra. Sarebbe l'unico modo per dare un nuovo slancio alla città che oggi è più insicura, degradata, sofferente e disorganizzata. Sento, dunque, il dovere di essere della partita e di fornire il mio contributo, con passione e determinazione, stando in prima linea».

A frenarla erano le fibrillazioni interne a Forza Italia. È cambiato qualcosa nelle ultime ore?

«Quando nelle scorse settimane qualcuno aveva ipotizzato una mia possibile candidatura a sindaco, proprio in un'intervista a Il Mattino ho dichiarato la mia indisponibilità. Ho sempre creduto che quella di Lettieri fosse la candidatura migliore e la più forte e non volevo che il mio nome venisse utilizzato strumentalmente per indebolirla. Quanto alle fibrillazioni, sono accettabili quando rientrano nella fisiologia di un partito che si appresta a gestire una sfida così difficile come le Amministrative
».

Ma Forza Italia oggi è unita?

«Forza Italia è consapevole dell'importanza di restare uniti. L'unità è il primo presupposto alla base della mia candidatura, la mia scelta si basa proprio sulla coesione di un gruppo dirigente che mi ha chiesto con forza di accettare questa sfida».

Nei giorni scorsi lei ha spiegato che avrebbe deciso solo dopo aver incontrato Berlusconi. Cosa le ha detto?

«Berlusconi crede fermamente nella possibilità di dare a Napoli un governo serio, competente e capace di realizzare tutto ciò che in questi anni è stato solo promesso. È convinto che Gianni possa vincere e mi ha chiesto di aiutarlo in quest'impresa. Lo farà anche lui venendo personalmente a Napoli per testimoniare la sua vicinanza a questo progetto».

Lei è deputata e portavoce del gruppo di Forza Italia alla Camera. Come farà a lavorare anche per Napoli?

«Resterò in Consiglio comunale e, se Lettieri me lo chiederà, sono pronta a mettere a disposizione della città e dei napoletani il mio impegno e la mia passione per migliorare la qualità della vita dei cittadini. I problemi da affrontare sono tanti. Basti pensare che, stando a recenti statistiche, Napoli è la metropoli in cui negli ultimi anni sono state investite meno risorse per servizi sociali, asili nido, alloggi popolari, assistenza alle famiglie, agli anziani, ai disabili e alle donne: 50 euro pro capite all'anno contro una media di 200 euro. A fronte di servizi scadenti, dai trasporti all'igiene urbana, le tasse sono salite alle stelle: l'addizionale Irpef, ad esempio, è tra le più alte d'Italia. C'è allora da rimboccarsi subito le maniche. Napoli ha bisogno di mani salde, sicure, esperte e di ritrovare serenità e fiducia nel futuro».

Lettieri sta per siglare un'intesa con Rivellini ma il centrodestra andrà comunque diviso alle urne perché Fratelli d'Italia appoggerà Taglialatela. Una circostanza che, in una sfida così equilibrata, può essere determinante.

«Desta amarezza il fatto che a Napoli, come a Roma, il centrodestra non abbia raggiunto l'unità che si è trovata viceversa a Milano. Peccato, perché così non si aiuta a rafforzare il progetto alternativo all'amministrazione de Magistris, che andrebbe contrastata con tutte le energie che abbiamo a disposizione».

Milano può essere un laboratorio da estendere a livello nazionale oppure la coalizione messa insieme da Berlusconi non è replicabile?

«Quanto avvenuto a Milano è incoraggiante perché lì tutte le forze alternative alla sinistra fanno parte di un unico schieramento. Credo profondamente nell'unità del centrodestra e mi auguro che dopo queste Amministrative si possa voltare pagina per ricostruire la coalizione dei moderati sulla base di quei valori e di quegli ideali in cui crediamo».

In questa campagna elettorale c'è un avversario in più da battere, soprattutto a Napoli: Renzi.

«Renzi è tornato nei giorni scorsi a Napoli annunciando di avere messo a disposizione di questo territorio 10 miliardi di euro: meno rispetto a quelli programmati in passato. E poi si è scoperto che il 75 per cento delle opere proposte era già inserito nella programmazione della giunta Caldoro, mentre un altro 15 per cento è rappresentato da interventi avviati dalla giunta Bassolino. Siamo alla solita propaganda a cui ci ha abituato Renzi, che ha utilizzato la Campania per regolare i conti tra le correnti del Pd senza individuare un candidato credibile, realmente alternativo a de Magistris».

L'inchiesta in cui è rimasto coinvolto il presidente del Pd Graziano conferma che è ancora forte il rischio infiltrazioni. Come garantire liste pulite senza impresentabili?

«Fermo restando il garantismo, la politica ha il dovere di essere al di sopra di ogni sospetto.
Noi vigileremo attentamente. Condivido l'iniziativa del nostro coordinatore cittadino Paolo Russo, che ha chiesto alla commissione Antimafia, della quale faccio parte, di vagliare la lista di Forza Italia».
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