De Luca caccia il commissario: «Se qualcuno pensa di mettere le mani sulla sanità gliele taglio»

De Luca caccia il commissario: «Se qualcuno pensa di mettere le mani sulla sanità gliele taglio»
di daniela spadaro
Domenica 2 Dicembre 2018, 16:16
2 Minuti di Lettura
Da Somma Vesuviana, dove ha inaugurato i nuovi reparti della casa di cura Santa Maria del Pozzo, il governatore Vincenzo De Luca avvisa difende la sanità campana. Nella settimana in cui lo scontro politico si è acuito, dopo l’approvazione in Senato della norma che renderà incompatibile la carica di governatore con quella di commissario, il presidente stigmatizza quelli che definisce pregiudizi rispetto al sistema sanitario campano «messi in giro da una banda di farabutti politici i quali pensano che, gettando fango sulla nostra sanità, riescano ad attaccare me». E torna sul San Giovanni Bosco, il governatore, paragonando il caso delle formiche che ha causato poi la sospensione di medici e infermieri, ai casi di legionella in Lombardia e alle diecimila lettere che in Veneto sono state inviate a pazienti operati in cardiochirurgia dove si è scoperta l’esistenza di macchinari contaminati da batteri killer e dove i decessi sono già sei. «Le formiche non devono esserci, ma nelle regioni in cui la gente muore e altre sono a rischio non ho sentito parlare di malasanità».

«E basta con i commissari – prosegue De Luca – chi ne parla è nemico di Napoli e della Campania, se qualcuno pensa di mettere le mani sulla sanità campana gliele tagliamo. Hanno una sola possibilità: mi devono sparare in testa, altrimenti non ci riusciranno nemmeno con carri armati e marines. Non permetterò a degli imbecilli di offendere il lavoro di migliaia di persone».

Inaugurando i nuovi reparti di riabilitazione alla casa di cura fondata negli anni ’80 da Salvatore Terracciano, che oggi vanta 358 dipendenti, 52 consulenti e 250 posti letto, De Luca ha difeso un sistema sanitario «equilibrato», scevro da ideologismi, con attenzione al pubblico ma anche a chi, nel privato, garantisca prestazioni di qualità. «Me ne infischio degli ideologismi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA