Ciarambino: pronti ad approfondire
la denuncia Corte Conti Campania

Ciarambino: pronti ad approfondire la denuncia Corte Conti Campania
Martedì 14 Febbraio 2017, 19:15
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«Sottoscriviamo tutte le parole pronunciate oggi dal presidente della Corte dei Conti e dal procuratore, contenute nella relazione annuale. Emerge un quadro allarmante delle gestioni pubbliche in Campania sotto il profilo dell'inefficienza, disservizi, sprechi, cattiva organizzazione e soprattutto corruzione. Il 2016 è l'annus horribilis anche per la pubblica amministrazione regionale, altro che casa di vetro». Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Trasparenza.

«I dati emersi dall'attività di accertamento della Procura della Corte dei Conti - sottolinea Ciarambino - certificano l'assenza di trasparenza nella pubblica amministrazione partendo dai siti istituzionali, alle nomine e proseguendo con le società partecipate. Una vera giungla senza regole dove le leggi vengono il più delle volte bypassate con disinvoltura e spregiudicatezza: lo constatiamo da mesi in Consiglio regionale, siamo il gruppo politico che in assoluto si rivolge di più alla stessa Procura della Corte dei Conti con puntuali segnalazioni, oltre che all'Anac».

Sottolinea la consigliera: «Proprio durante l'ultimo Consiglio regionale abbiamo stigmatizzato e denunciato la "pratica" dei debiti fuori bilancio c'è una prassi consolidata che riguarda anche gli uffici della Regione di mettere in quel calderone di tutto e di più, con i costi che ricadono sulla collettività. Al di là degli slogan propagandistici del presidente De Luca, quello delle società partecipate resta il vero buco nero. Da tempo il Movimento 5 Stelle ha puntato i riflettori sul ginepraio di società a scatola cinese della Regione Campania sigle dietro le quali non c'è traccia di trasparenza a partire dagli organigrammi, al personale e alle rendicontazioni. Più volte abbiamo fatto richieste di atti e delibere ma le società si ostinano a non inviare nulla, spesso trasgredendo la legge».  E conclude: «Non c'è un controllo sulla gestione, che viene lasciata nelle mani di persone non elette ma scelte dalla politica con criteri alquanto discutibili e per nulla trasparenti - rincara - poi ci sono anomalie gravi come l'aumento delle indennità o le consulenze autossegnate. Con una serie di atti stiamo approfondendo, e non lo dico casualmente, la situazione di società nell'orbita della Regione Campania quali Sviluppo Campania, Saps srl e Scabec spa. Come gruppo consiliare continueremo a pungolare perché la legalità e la trasparenza non si annunciano a favore di telecamera, ma sono pratiche da applicare con rigore alla pubblica amministrazione. E inoltre, come presidente della Commissione Trasparenza, porterò tutte queste questioni all'attenzione della Commissione, che avrà tanto da lavorare».

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