Calabrò diventa rettore e si dimette: alla Camera torna Laboccetta

Calabrò diventa rettore e si dimette: alla Camera torna Laboccetta
Giovedì 29 Giugno 2017, 10:08
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L'aula della Camera ha accettato, a voto segreto, le dimissioni da deputato di Raffaele Calabrò (Ap), che è stato nominato Rettore dell'Università Campus Biomedico di Roma. I voti a favore delle dimissioni sono stati 268, 115 i contrari. A Calabrò succede a Montecitorio Amedeo Laboccetta. «Ringrazio i miei elettori - ha spiegato Calabrò - che mi hanno dato fiducia in questi anni consentendomi di vivere un lungo percorso politico: lascio le istituzioni politiche, ma non intendo abbandonare Napoli né la Campania, sebbene me ne occuperò in una veste nuova: da semplice cittadino, ma con lo stesso impegno politico di sempre». Negli anni da parlamentare, Calabrò, cardiologo, si è occupato in particolare di temi di bioetica e di politica sanitaria. «Mi è stato proposto l'incarico di Rettore dell'Università Campus Biomedico di Roma. Per me è un po' come tornare a casa», ha aggiunto.

Al suo posto, a Montecitorio, entra Amedeo Laboccetta, ex Msi, ex An, grande amico di Gianfranco Fini prima di una traumatica rottura. Nel 2013 Laboccetta fu candidato con l'allora Pdl, lo stesso partito in cui fu eletto Calabrò. Il suo ritorno alla Camera, ha scatenato una dura polemica da parte del M5s che ha ricordato il coinvolgimento del neo-deputato napoletano nell'inchiesta sulle slot machine con l'imprenditore Francesco Corallo. «È bene che cittadini sappiano cosa sono diventate le istituzioni. Oggi - ha detto Alessandro Di Battista annunciando il voto favorevole del suo gruppo - invece di votare provvedimenti utili per la cittadinanza si votano le dimissioni di un deputato che evidentemente non ha più voglia di fare il deputato e probabilmente ne entrerà un altro che, uscito da Regina Coeli, farà qualche centinaio di metri per entrare nella Camera dei deputati». Di Battista avrebbe poi avuto un violento battibecco con Laboccetta, incrociato in Transatlantico. Laboccetta era stato arrestato lo scorso 13 dicembre nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma su una associazione a delinquere transnazionale che, secondo l'accusa, riciclava i proventi sul mancato pagamento delle imposte sul gioco on line. L'ordinanza a suo carico era stata poi annullata dal tribunale del Riesame di Roma a fine dicembre. «Io sono una persona molto tranquilla. Vivo la politica da quando avevo 16 anni. Quindi sono anche abituato a momenti di sofferenza. Spero che questi momenti siano terminati. La mia è stata un'esperienza dura. Poi, come si sa - ha detto -, il Tribunale del riesame ha annullato quel provvedimento».

Contro le dimissioni di Calabrò ha votato Fdi. «La scelta del voto contrario è motivata non tanto dalla legittima richiesta di Calabrò, quanto dall'ingresso in Parlamento di Laboccetta - ha detto il capogruppo Fabio Rampelli -. Auguriamo a Laboccetta di risolvere al meglio i suoi problemi giudiziari e riteniamo che solo dopo possa rientrare a Montecitorio senza macchia e, quindi, dalla porta principale».
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