De Magistris, 150 milioni o subito default: «Presto fuori dal tunnel»

De Magistris, 150 milioni o subito default: «Presto fuori dal tunnel»
di Luigi Roano
Martedì 9 Ottobre 2018, 08:59 - Ultimo agg. 10:06
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Il sindaco Luigi de Magistris su fb fa un annuncio solenne: «Ai napoletani e agli abitanti sempre più numerosi che invadete gioiosamente la nostra città, comunico che stiamo facendo un lavoro enorme ed assai proficuo che condurrà a risultati molto concreti, entro la fine di quest’anno, di messa in sicurezza del bilancio del Comune e miglioramento dei servizi della nostra città. Stiamo per uscire dal tunnel e vediamo la luce». Come farà il sindaco a mantenere la promessa e fare fronte alla bocciatura del bilancio da parte della Corte dei Conti che ha individuato uno squilibrio di 150 milioni? Il dato certo è che entro il 30 novembre - questo il termine ultimo dato dalla magistratura contabile - bisogna mettere in bilancio una cifra per le finanze del Comune enorme, appunto 150 milioni, altrimenti il default sarà qualcosa di molto concreto. Quello che è stato bocciato - infatti - è il bilancio ordinario non solo il piano di riequilibrio dal debito che ammonta a 1,7 miliardi. 
 
La data che il sindaco pone coincide con il varo della legge di bilancio e del decreto fiscale del Governo. Non a caso nel vertice della settimana scorsa tra de Magistris e il vicepremier Luigi Di Maio il grillino annunciò: «Nel decreto fiscale e nella legge di bilancio ci saranno provvedimenti a favore degli enti locali in difficoltà. Su questo non può esserci alcuno scontro politico». Dunque, de Magistris punta tutto sul governo a trazione grillina e leghista? Cosa potrebbe essere messo in campo? Una delle ipotesi è l’anticipazione di liquidità da Cassa depositi e prestiti ma soprattutto la gestione stralcio dei debiti dal bilancio ordinario. Il modello è Roma. Sostanzialmente togliere il debito dalla gestione ordinaria e grazie all’anticipazione di liquidità di Cassa depositi e prestiti contestualmente andare a transazione con i creditori storici. Significherebbe abbattere almeno della metà il deficit. E rifare naturalmente un piano di rientro molto meno impegnativo. 

L’assessore al Bilancio Enrico Panini è fiducioso e spiega: «La data chiave è quella del 30 novembre, per quella data noi dovremo mettere il bilancio 2018 in equilibrio e quindi mettere dentro soldi veri, non basterà mettere immobili da vendere. In questo senso lo stralcio dei debiti dal bilancio ordinario, come è stato fatto per Roma, ci aiuterebbe molto». L’assessore entra nel concreto. «Con lo stralcio avremmo un doppio bilancio, naturalmente pagheremmo il debito ma questo non peserebbe sui saldi mettendoci in condizione di liberare anche risorse per Napoli». Quindi Panini spera anche nell’anticipazione di liquidità: «Se la concedessero potremmo fare transazioni con i creditori storici mettendo liquidità in circuito e soprattutto eviteremmo la crisi di piccole e medie imprese che aspettano di essere pagate». Panini è uomo concreto e lavora a una opzione b in caso dal Governo non arrivasse nulla: «Posso assicurare che stiamo facendo tutto quello che si deve fare. Il nostro lavoro è sulle entrate e stiamo avendo buoni riscontri. Il Comune non fallirà».
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