Anm Napoli, sindacati divisi: «Pronti allo sciopero»

Anm Napoli, sindacati divisi: «Pronti allo sciopero»
di Luigi Roano
Mercoledì 5 Dicembre 2018, 12:00
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Resta in salita - ma non impossibile - la trattativa tra Anm e sindacati per il prolungamento degli orari della funicolare e della metropolitana il sabato e chissà forse pure il venerdì fino alle 2 del mattino. La Faisa-Cisal è l'unico sindacato che si è defilato e ha proclamato lo sciopero per il 14 dicembre, mentre i sindacati confederali, vale a dire Cgil, Cisl e Uil, e l'Ugl, trattano a oltranza per chiudere il doppio accordo già oggi quando riprenderanno gli incontri. Sempre oggi in Consiglio comunale è prevista una seduta monotematica sui trasporti già saltata due volte per mancanza di numero legale. Insomma, la questione è caldissima. Un martedì volato via con i sindacati (tranne la Faisa-Cisal) in Anm per tutta la giornata a discutere con Nicola Pascale - amministratore dell'azienda - tuttavia alla fine non c'è stata la fumata bianca, solo oggi si saprà se turisti e napoletani potranno contare su un servizio pubblico dei trasporti più europeo nella terza città d'Italia almeno nei fine settimana.
 
Trattativa ingessata - paradossalmente - sul riconoscimento di una mansione a una decina di operatori delle funicolari, gente che nella sostanza svolge da un lustro la mansione di caposervizio, e che vorrebbe adesso il riconoscimento formale del nuovo ruolo. Per essere più chiari ancora, si tratta di quel tipo di tecnici senza i quali le funicolari si fermano anche se qualcuno prende un raffreddore come è successo la settimana scorsa. Su questo punto la Faisa Cisal ha proclamato lo sciopero e non è solo un caso se questa tipologia di operatore è iscritto a quel sindacato. Franco Falco, il segretario, racconta: «In Prefettura lunedì non abbiamo chiuso la procedura di raffreddamento e abbiamo proclamato il 14 lo sciopero per le 4 funicolari. Siamo disponibili a discutere purché le posizioni aziendali cambino, tenendo conto di chi già da anni svolge le mansioni di capisevizio e capoimpianti. Altri problemi come i prolungamenti andranno discussi a parte ed in momenti diversi». Una dichiarazione di guerra non elegantissima sotto il profilo della forma. Anm non cede, nel senso che c'è disponibilità ad aprire un ragionamento su questo punto «ma non si può avere tutto e subito» fanno sapere da Anm. Prima il prolungamento del servizio ai cittadini - questo il ragionamento - poi si discute di altro. Il tema non è di ordine finanziario, perché le eventuali promozioni costerebbero 40 euro lordi mentre il prolungamento dell'orario sia per le funicolari che per la metro 18 euro lordi l'ora. Il tema è che il principio deve essere il miglioramento del servizio subito.

Cgil, Cisl, Uil e Ugl stanno trattando con Anm su questa piattaforma uscita dal primo incontro di ieri durato 7 ore. Si parte dall'accordo già firmato dalle parti un paio di anni fa che va aggiornato. Questi i 4 punti: riconoscere ai lavoratori il premio di produttività mai pagato; attribuire le mansioni agli operatori che già le svolgono per coinvolgerli nei nuovi servizi dribblando la questione della mancanza di personale; rimodulare e prolungare il servizio di apertura e chiusura delle funicolari e della metropolitana con turni ordinari e non straordinari. Infine il prolungamento del servizio di trasporto senza dimenticare la gomma di cui si servono soprattutto i cittadini residenti nelle periferie. La differenza rispetto alla Faisa Cisal è netta, chiudere la partita del prolungamento del servizio di metrò e funicolari subito partendo da quell'accordo del 2016 e in maniera concertata riconoscere le mansioni con gradualità. «Noi non vogliamo fare nessuno sciopero - racconta il segretario di Ugl Fulvio Fasano - vogliamo che i cittadini abbiano un servizio di trasporto dignitoso. Abbiamo chiesto all'azienda di tenere presente pure le esigenze dei lavoratori e siamo qui a trattare nella speranza che si chiuda presto questa vicenda. Ci sono tanti modi per trovare una intesa su turni e parte finanziaria, basta venirsi incontro».

Politicamente la Faisa Cisal in questo contesto è isolata e se tutti gli altri sindacati dovessero firmare un'intesa che non sembra lontanissima qualche interrogativo inizieranno a porselo anche i loro iscritti. Inoltre con il prolungamento del metrò i timori su eventuali chiusure improvvise delle funicolari sarebbero certamente meno forti. La sostanza è che oggi dovrebbe essere una giornata di svolta per sapere come i napoletani si potranno muovere in questo mese di feste. Al riguardo basta ricordare che l'accordo del 2016 prevedeva il prolungamento degli orari non solo il sabato ma anche il venerdì. Con un miglioramento della vivibilità notevole per tutti, napoletani e turisti.
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