Anm Napoli, in campo il garante: «Niente scioperi sotto Natale»

Anm Napoli, in campo il garante: «Niente scioperi sotto Natale»
di Pierluigi Frattasi
Venerdì 7 Dicembre 2018, 07:00
3 Minuti di Lettura
Niente scioperi sotto Natale. L'Authority invita i sindacati a rinviare a dopo le feste il blocco dei trasporti Anm (metro, bus e funicolari) già annunciato - e autorizzato regolarmente - per il 14 dicembre. Il pressing della Commissione nazionale di garanzia sugli scioperi è rivolto a scongiurare ulteriori disagi ai cittadini napoletani e ai turisti, dopo quelli patiti nei giorni scorsi a causa dei blocchi a sorpresa delle funicolari, fermatesi a ripetizione, per 6 giorni la scorsa settimana (lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica) a causa delle assenze per malattia dei capiservizio. La Faisa Cisal, a seguito del vertice in Prefettura tenutosi lunedì, ha chiuso negativamente la procedura di raffreddamento e proclamato lo sciopero di 4 ore (dalle 13 alle 17) di venerdì prossimo.
 
L'Authority ha discusso il caso Anm ieri mattina. Tra le decisioni assunte quella di esercitare la propria azione di «forte moral suasion per chiedere alla Faisa Cisal di differire lo sciopero, alla luce dei disservizi che si sono registrati a Napoli, che non sono attribuibili al sindacato, a dopo le feste di Natale». In pratica, scavalcando il periodo di franchigia durante il quale non si possono tenere scioperi, che va dal 17 dicembre al 7 gennaio. Nel caso in cui la Cisal dovesse accogliere l'invito dell'Authority lo sciopero slitterebbe, quindi, a dopo la Befana. L'Anm, intanto, sta lavorando ai prolungamenti della Funicolare Centrale di domani sera. Ieri raffica di incontri con i sindacati, ma all'appello interno per la reperibilità aperto martedì, finora ha risposto un solo dipendente.

«Siamo sempre pronti al dialogo - replica Franco Falco, segretario Faisa Cisal - ma al momento non ci sembra ci siano le condizioni per differire lo sciopero a dopo le feste. Ieri la funicolare di Chiaia è rimasta ferma per circa 4 ore, per un guasto tecnico. A meno che l'azienda non ritiri l'ordine di servizio numero 3 sui parametri, come abbiamo chiesto più volte e come abbiamo ribadito anche in Prefettura. In questo caso siamo pronti a incontrarci anche oggi».

Sul tavolo della Commissione di Garanzia, ieri mattina, anche il dossier sull'epidemia dei capiservizio nelle funicolari. L'Authority ha deciso di vederci chiaro e di fare luce sulla vicenda. L'Authority aveva inoltrato due richieste di informazioni nei giorni scorsi in merito alla vicenda: la prima il 28 novembre, alla quale aveva fatto seguito una risposta ritenuta, però, non esaustiva. Una seconda il 30 novembre alla quale non è seguita fino a ieri alcuna risposta. Ieri, quindi, il Garante ha diffidato l'azienda Anm a presentare entro dieci giorni una dettagliata relazione fornendo «i dati numerici del personale in turno, suddiviso per tipologia professionale, quello delle malattie, articolato nelle varie giornate di assenza, e un dettaglio di tutte le strategie messe in campo per arginare i disservizi all'utenza». In caso di inottemperanza, è prevista l'apertura di un procedimento per mancato obbligo di legge nel fornire informazioni con la possibilità che scattino sanzioni per l'azienda.

L'Authority, insomma, vuole capire se siano state messe in campo tutte le azioni necessarie ad organizzare il personale e reperire i sostituti in caso di assenza per malattia dei capiservizio. Operazioni finalizzate alla tutela dell'utenza. I capiservizio a disposizione sono 15, mentre gli ammalati sono stati in media 2-3 al giorno. Il problema, ha spiegato l'Anm, è legato però all'assenza di un istituto sulla reperibilità obbligatoria, che possa intervenire in caso di malattia. Le sostituzioni, infatti, al momento avvengono sulla base della disponibilità volontaria. Anche in questo caso, se dovesse emergere una mancanza della società - che già prima dell'estate ha dovuto affrontare il problema della chiusura delle funicolari per malattia dei capiservizio - il rischio sarebbe quello di ulteriori sanzioni per l'azienda. Mentre non sembrerebbe configurabile, per i profili di competenza dell'Authority, una responsabilità dei sindacati nell'epidemia dei capiservizio, in quanto gli ammalati hanno tutti esibito il certificato medico e sono stati sottoposti a visita fiscale.

Ieri l'Anm ha incontrato i sindacati per trovare un accordo sui prolungamenti del weekend a partire da domani sera. Mediazione ad oltranza, con diversi punti di intesa, ma nessun patto siglato ancora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA