Uomini d'oro e scugnizzi: a Napoli le opere d'arte «fioriscono» in un giardino borbonico

Uomini d'oro e scugnizzi: a Napoli le opere d'arte «fioriscono» in un giardino borbonico
di Emanuela Sorrentino
Giovedì 8 Giugno 2017, 17:22 - Ultimo agg. 19:11
2 Minuti di Lettura
Porte aperte per due giorni nello studio/laboratorio di Antonella Raio creato in un luogo inusuale, il Vivaio Calvanese, antico giardino borbonico che si apre tra i bei palazzi al civico 234 di via Foria. 

Sabato 10 (dalle 18.30 alle 21) e domenica 11 giugno (dalle 11 alle 21) si potrà visitare lo spazio in cui l’artista presenta “Desueta”, un percorso che narra di un desiderio di riannodare i fili con un passato recente che appare caduto in disuso. 

Oltre a sculture realizzate in altri tempi e luoghi come: Il Salto, Scugnizzo e le fotografie della serie “Io Sono”,  si potranno vedere cinque installazioni che interagiscono e si sposano con il luogo dove esse sono state create in un gioco di relazioni continue che coinvolgono opere, luogo e visitatore.

Tra le installazioni site specific, “Genuflessione”, un lavoro scultoreo ispirato all’atto di riverenza, sovente di prostrazione di carattere religioso, di assalto, di subalternità al lavoro: numerosi uomini in resina, splendenti nella loro veste aurea, comporranno il loro inchino di sudditanza nel viale del vivaio (in foto). 

L’interazione tra pubblico e artista proseguirà lungo i percorsi verdeggianti del vivaio, incontrando un cuore pulsante della serie “Innesti”, la grande cupola lattea dell’opera interattiva “Dal lato giusto”  e l’installazione dal sentimento di proprietà collettiva quale bene comune e universale “I guardiani dell’albero”.
La curatela della mostra è a cura di Antonio Maiorino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA