Sorrento, martedì e mercoledì il «ceppone» di Santa Lucia

Tradizioni
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di Antonino Siniscalchi
Sabato 9 Dicembre 2017, 15:00
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SORRENTO. Intensa partecipazione popolare alla festa dedicata a Santa Lucia, in calendario mercoledì prossimo nell'omonimo borgo sorrentino. L'appuntamento, che vanno oltre la ricorrenza religiosa, rappresenta per la comunità locali l'occasione per rinnovare usanze e tradizione che hanno profonde radici in antiche manifestazioni culturali. I simboli dell’atmosfera natalizia in costiera non sono solo il presepe e l’albero allestiti nelle case. Nella parrocchia sorrentina di Santa Lucia, martedì pomeriggio, vigilia con fiaccolata in onore dell’omonima protettrice del borgo. Alle 17, il corteo partirà dalla chiesa e si snoderà lungo le principali strade del quartiere. Al termine, un gruppo di bambini accenderà il tradizionale «ceppone», allestito nella piazzetta del borgo. Mercoledì, giorno della festa, il programma si infittisce di appuntamenti religiosi: in chiesa, dalle 5 del mattino fino al canto del vespro della sera, si susseguiranno le celebrazioni eucaristiche. Il «ceppone», simbolo della festa religiosa e popolare, è un cumulo di legna che brucia per due giorni. Nel solco di una secolare tradizione, tra martedì pomeriggio e mercoledì sera, i sorrentini si muoveranno in simbolico pellegrinaggio da tutti i quartieri della città fino a raccogliersi attorno al fuoco ardente nella piazzetta di Santa Lucia. Per scaldare il corpo e per scaldare il cuore, nei giorni in cui si va verso il Natale caratterizzati dalle temperature fredde dell’inverno. Ad un gruppo di giovani della parrocchia di Santa Lucia, i cosiddetti «cepponari», tocca il compito della veglia notturna per alimentare il fuoco e fare in modo che non si spenga per l’intera durata della festa. Così vuole la tradizione perché il «ceppone» ardente, nell’antica credenza popolare, rappresentava per i sorrentini l’invito ad uscire dalle case sfidando il freddo per vivere l’atmosfera natalizia nelle strade della città. Dal fuoco del «ceppone» viene raccolta la brace per la sagra della salsiccia e della porchetta, giunta alla XLII edizione, che, insieme a canti e musica, rallegra la festa, coordinata dal parroco, don Franco Maresca.
 
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