Pax pisana, la Scuola Normale Superiore è più vicina a Napoli

Pax pisana, la Scuola Normale Superiore è più vicina a Napoli
di Mariagiovanna Capone
Martedì 11 Dicembre 2018, 11:00
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Le tensioni sembrano affievolirsi, almeno tra istituzioni universitarie, ma l'apertura della Scuola Normale Superiore Meridionale a Napoli continua a rabbuiare soprattutto gli ambienti politici toscani. Tra la Normale e la Scuola Sant'Anna di Pisa torna il sereno, sebbene quest'ultima in un primo momento si era schierata contro la succursale alla Federico II. Ieri hanno così siglato una nota congiunta in cui sottolineano che sebbene ci sia «diversità nelle strategie di crescita delle due Scuole pisane» questa «non deve però ingenerare l'idea di attriti tra le due istituzioni, che da tempo hanno iniziato invece un processo di collaborazione molto intenso. Nessun attrito, quindi, ma ci pensa il sindaco leghista Michele Conti ad alimentare le polemiche, continuando a osteggiare a ogni costo la distaccata partenopea che sorgerà il prossimo anno accademico nella sede di Biochimica in via Mezzocannone e in via di restyling. A sostenere il primo cittadino è sceso in campo il deputato della Lega Edoardo Ziello che ha attaccato il direttore Vincenzo Barone con un «abbassi le penne e chieda scusa» dai toni censori, sottolineandone i natali non pisani («Abbia maggiore rispetto del sindaco di Pisa e della città che lo ospita» scrive su Facebook), che pur essendo nato ad Ancona è napoletano per origini e formazione, compreso il percorso universitario completato brillantemente nell'ateneo federiciano dove ha ottenuto anche una cattedra in Chimica Fisica.
 
Ormai è guerra tra Scuola Normale Superiore e Comune di Pisa, con la politica che scende in campo: il centro sinistra che si schiera dalla parte del direttore Vincenzo Barone che vuole aprire una distaccata con l'Università Federico II di Napoli, e la Lega che affianca il sindaco Michele Conti. In mezzo ci sono anche gli altri atenei pisani, prima di tutto la Scuola Sant'Anna che a ridosso dell'annuncio di Barone che la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati aveva approvato un emendamento per istituire la Scuola Normale Superiore Meridionale, ha immediatamente sottolineato in una nota la sua volontà a non aprire succursali fuori dai confini pisani. «La nostra linea è di potenziare e ulteriormente migliorare ciò che palesemente funziona: non è nostra intenzione aprire succursali al di fuori di Pisa e del suo territorio circostante. Noi su questa strada siamo impegnati e la scelta della federazione tra Scuole Universitarie va decisamente in questa direzione».

Ieri però è arrivato il dietrofront. Un chiarimento sui rapporti tra università che ha scacciato via i dubbi su uno scontro che avrebbe alimentato ulteriori tensioni. In una nota congiunta hanno ribadito che «la diversità nelle strategie di crescita delle due Scuole pisane non deve però ingenerare l'idea di attriti tra le due istituzioni, che da tempo hanno iniziato invece un processo di collaborazione molto intenso, che ha portato a un assetto federativo che include anche la Scuola Iuss di Pavia e che auspichiamo riceverà la giusta attenzione da parte del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca». Pace fatta, quindi, tra le Scuole che «ambiscono a contribuire alla crescita scientifica, culturale e tecnologica del nostro Paese».

Ma il progetto di aprire una sede distaccata della Normale a Napoli continua ad agitare il mondo politico. Il «no» ribadito dal sindaco di Pisa Michele Conti è proseguita con una polemica su Facebook innescata dal deputato leghista Edoardo Ziello, la vicenda finisce in Parlamento come scrive in una nota Forza Italia di Pisa. I dubbi sarebbero connessi alle «ingenti somme che verrebbero destinate alla realizzazione del progetto che troverebbero miglior impiego in un potenziamento della struttura».
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