Scavi di Pompei, in scena l’Orestea di Eschilo

Teatro Grande
Teatro Grande
di Ilenia De Rosa
Venerdì 23 Giugno 2017, 00:17
2 Minuti di Lettura

Pompei. Le parole di Eschilo riecheggiano nel luogo in cui sono state pronunciate duemila anni fa. Al Teatro Grande, presso gli scavi archeologici di Pompei, in scena l’Orestea. A creare un effetto magico, la luce del tramonto «con un sole che poco alla volta scompare mentre la vicenda entra nella sua parte più tenebrosa», come spiega Luca De Fusco, regista e direttore del Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale. «Per me è un sogno che si realizza» continua De Fusco, con l'emozione negli occhi. 
 


Si è alzato, dunque, il sipario sulla nuova rassegna organizzata in collaborazione con il parco archeologico di Pompei diretto da Massimo Osanna, «Pompeii Theatrum Mundi 2017». Primo appuntamento: l’Orestea di Eschilo, unica trilogia della classicità greca giunta integra dal passato. Andrà in scena fino al 25 giugno a giorni alterni nelle sue due sezioni: Agamennone il 22 e 24 giugno e Coefore/Eumenidi il 23 e 25 giugno. Tra i nomi che compongono il cast dello spettacolo Agamennone: Mariano Rigillo (Agamennone), Mascia Musy (Clitemnestra), Gaia Aprea (Cassandra), Claudio Di Palma (Araldo), Paolo Serra (Egisto), Paolo Cresta (Quarto Corifeo), Enzo Turrin (Sentinella e Primo Corifeo), Ivano Sciavi (Secondo Corifeo), Gianluca Musiu (Terzo Corifeo).

L'Orestea racconta una storia suddivisa in tre episodi, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell’antica Grecia: l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitemnestra, la vendetta del loro figlio Oreste che uccide la madre, la persecuzione del matricida da parte delle Erinni e la sua assoluzione finale ad opera del tribunale dell’Areopago.

La rassegna «Pompeii Theatrum Mundi 2017» prevede un programma di cinque grandi testi della classicità riproposti al pubblico nell’arco di un mese, fino al 23 luglio: si è partiti con l'Oristea e si proseguirà con il Prometeo di Sofocle (dal 30 giugno al 2 luglio), Antigone. Una storia africana di Jean Anouilh (5 e 6 luglio), Le Baccanti di Euripide (14-16 luglio), Fedra di Seneca (22-23 luglio).
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA