Capolavori provenienti da musei nazionali e internazionali ritornano a Napoli: l'occasione è la mostra «Rubens, van Dyck, Ribera. La collezione di un principe», visitabile da domani 6 dicembre e fino al 7 aprile a Gallerie d'Italia - Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo, a Napoli. Dipinti ricollocati negli ambienti del piano nobile dove originariamente trovavano posto. Perché i 36 capolavori in esposizione appartengono alle raccolte della famiglia Vandeneynden e di Gaspar de Roomer, mercanti e finanzieri fiamminghi attivi a Napoli per gran parte del Seicento. Da un rinnovato interesse sull'argomento, dovuto soprattutto alla presenza delle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo nell'antica residenza di Jan e Ferdinando Vandeneynden, il palazzo oggi noto come Zevallos Stigliano, nasce questa mostra che offre l'occasione di riportare nel luogo dove a lungo furono custoditi molti dipinti che a loro appartennero.
La mostra, a cura di Antonio Ernesto Denunzio, ha reso possibile esporre 36 capolavori, alcuni dei quali mai esposti in Italia come La merenda di Jan Miel proveniente dal Prado, i due Jan Fyt di collezione spagnola (González de Castejn Silva). Inedite sono le opere di Cornelis de Wael Scena di porto, Erode con la testa del Battista attribuita a Orbetto, la Tentazione di Adamo ed Eva di Vincenzo Gesualdo. Stretti rapporti di parentela legavano la famiglia Vandeneynden a quelle di diversi artisti fiamminghi (i Brueghel, i de Wael, i de Jode). Una fitta rete di relazioni che favorì la formazione delle due maggiori raccolte napoletane del XVII secolo. Molti dei dipinti in esposizione sono in prestito da collezioni private e musei nazionali e stranieri tra cui la Galleria Sabauda (Torino), la Pinacoteca di Brera (Milano), i Musei Capitolini (Roma), il Museo e Real Bosco di Capodimonte ( Napoli), il Museo Correale di Terranova (Sorrento), le National Galleries of Scotland (Edimburgo), il Museo Nazionale del Prado (Madrid), il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza (Madrid), The Museum of Fine Arts (Houston), il Los Angeles County Museum of Art, il Fitzwilliam Museum (Cambridge). «Promuovere arte e conoscenza è l'impegno profondo di Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo e lo concretizziamo con iniziative originali che permettono di riscoprire il valore e la bellezza di opere, maestri e stagioni della straordinaria storia artistica italiana - ha affermato Michele Coppola, direttore centrale Arte, Cultura e Beni Storici, Intesa Sanpaolo - La collezione di un principe ne è piena testimonianza, risultato di un lavoro di ricerca e di prestiti in collaborazione con importanti musei italiani e istituzioni internazionali.
I capolavori in mostra celebrano il respiro europeo dell'arte e del collezionismo di fine Seicento a Napoli, confermando il forte legame della nostra banca con il territorio e il ruolo delle Gallerie d'Italia quale luogo di riferimento culturale, sempre più significativo, per la città».