«Ri-scatto» possibile, a Lucca
le foto dei ragazzi del Parco Verde

«Ri-scatto» possibile, a Lucca le foto dei ragazzi del Parco Verde
di Marco Di Caterino
Sabato 17 Novembre 2018, 17:08
3 Minuti di Lettura
Scatti d’amore per la propria terra e ri-scatto sociale con istantanee di una vita normale, la cui struggente bellezza, proprio per questo, sfugge allo sguardo di tutti. E le foto di una terra non più dei fuochi, pensate e stampate da 15 alunni l’Itis Francesco Morano del Parco Verde di Caivano, finiscono in mostra. Esposte al Photolux di Lucca ( dal domani e fino a tutto il nove dicembre) per poi essere esposte al museo Pan di Napoli ( dal 26 dicembre al sette gennaio). L’iniziativa parte nell’ambito del progetto “ Ri-scatta l’obiettivo”, già sperimentata lo scorso anno in un istituto superiore di San Giovanni a Teduccio, e si è avvalsa di una prestigiosa collaborazione di Canon che ha messo a disposizione attrezzature e tecnologie.
IL MAESTRO
I quindici alunni sono stati guidati dal fotografo napoletano Antonio Gibotta, vincitore del Word press Foto 2016, e dai responsabili delle associazioni no-profit Neapolis Art e Photolux. L’esperienza operativa si è concentrata nei mesi estivi, sulla scia di altre iniziative di “Scuola viva”, cui l’ istituto Francesco Morano aderisce al fine di accogliere anche nei periodi di pausa scolastica gli studenti e offrire loro una possibilità diversa dalla strada. «Qui c’è un tesoro inestimabile - dice la preside Eugenia Carfora - germogli preziosi, con menti curiose, con occhi belli, con mani magiche, con piedi per esplorare il mondo. Qui c’è la speranza del presente e del futuro».
SPERANZA
Felici, anzi stupiti i ragazzi, per quelle foto che a loro nemmeno sembravano poi tanto belle, e molto difficili da realizzare, perché si sono dovuti attenere ai 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile che le Nazione Unite hanno messo in agenda per il 2030. «Abbiamo partecipato a questo progetto – dichiara Carmine Fusco, uno degli studenti – con l’intento di fare una buona azione che potesse salvare il mondo da questa agonia definita da come “ progresso”, lo abbiamo fatto con la fotografia lo abbiamo fatto mostrando che nel nostro territorio non c’è solo quel senso di agonia che ci opprime, ma anche un forte senso di speranza che non muore mai e che di tanto in tanto permette a persone come noi di poter fare qualcosa per tutti». Bellissime, invece le foto scattate dai ragazzi tra luglio e agosto scorso, periodo di forte “calimma” di edoardiana memoria, con immagini che hanno consegnato alla memoria futura, il lavoro in campagna a mani nude con in primo piano un mezzo busto lucido di sudore di un contadino le cui vene ingrossate dalla fatica sotto la lente dell’obiettivo, rimandano alle venature di un tronco d’albero; un bianco e nero di un nonno con nipote su uno strano velocipedo nei viali di una assolata villa comunale, felici, così come vuole la migliore simbiosi tra nipote e nonno. Una mostra tutta da vedere, non solo a Lucca e a Napoli ma anche da internet su questi link : https://vimeo.com/295771808 e https://vimeo.com/295130659. Ne vale la pena, perché sono foto che emozionano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA