Premio Giovan Giacomo Giordano, riconoscimento agli studiosi della dieta mediterranea

Premio Giovan Giacomo Giordano, riconoscimento agli studiosi della dieta mediterranea
Domenica 12 Novembre 2017, 15:55
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Mentre numerose ricerche si sono concentrate sull’associazione tra i singoli alimenti/nutrienti e sviluppo di malattie croniche, pochi studi hanno esaminato il ruolo che un intero modello dietetico può giocare nel preservare la salute e lo sviluppo di una malattia. Un modello dietetico comunemente noto per avere effetti benefici sulla salute umana è la Dieta Mediterranea. Non è ancora chiaro quale sia “il componente” della Dieta Mediterranea che maggiormente svolga un ruolo benefico sulla salute, ma l’olio d’oliva, il pomodoro ed un moderato consumo di vino rosso sono tra i possibili candidati.

Numerosi studi scientifici evidenziano possibili proprietà antitumorali dei pomodori e, da ultimo, dati scientifici hanno mostrato che l’estratto totale di pomodoro potenzialmente inibisce la crescita delle cellule di cancro dello stomaco e le tipiche caratteristiche neoplastiche, aprendo la strada per studi futuri atti ad implementare le abitudini di vita, non solo per la prevenzione, ma potenzialmente anche per il supporto alle tradizionali terapie. Questa sezione della conferenza: “Dieta Mediterranea, Salute Umana e Longevità” ha illustrato ulteriori valutazioni circa l’uso di specifici nutrienti nella prevenzione del cancro e nelle strategie di supporto alle terapie convenzionali nel corso del tradizionale gala Niaf (National italian american foundation) che si è tenuto a Washington Dc.

La conferenza si è conclusa con la premiazione del 2017 Settimo Giovan Giacomo Giordano Niaf Lifetime Achievement Award for Ethics and Creativity in Medical Research, il riconoscimento in memoria dell'illustre anatomopatologo direttore del dipartimento di Anatomia Patologia presso l’Istituto Nazionale Tumori "Pascale" di Napoli, nonché professore presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, padre di Antonio Giordano, oncologo napoletano e direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia.

Quest'anno il premio è stato assegnato alla professoressa Immacolata De Vivo e al dottor Enrico Bucci, esperto di fama mondiale nel settore dell’integrità della ricerca scientifica. Un riconoscimento speciale, inoltre, è stato dato alla dottoressa Daniela Barone, che nell’ambito della pluriennale collaborazione scientifica internazionale tra il Crom di Mercogliano e la Sbarro Health Research Organization è stata coautrice dello studio: “Proprietà antiossidanti ed anticancro del pomodoro Corbarino e San Marzano” a cui il comitato scientifico Niaf ha deciso di assegnare il premio per la ricerca biomedica 2017. 

«Lo speciale riconoscimento assegnato ad un nostro ricercatore - ha affermato il professor Gerardo Botti, direttore scientifico presso l’Istituto Tumori di Napoli Fondazione Pascale - rafforza, di fatto, la proficua collaborazione con lo Shro e la Temple University di Philadelphia. Con l’occasione non posso non ricordare il professore Giovan Giacomo Giordano, mio illustre predecessore all’Istituto Pascale, nonché mio mentore che ha dedicato tutta la sua vita allo studio del cancro e del ruolo dei fattori ambientali nello sviluppo di questa patologia e che, ancora oggi, costituisce un esempio etico per tutti noi».

Il dottor Bucci è stato invece per i suoi sforzi nel mantenere alti gli standard di integrità della ricerca scientifica, combattendo la frode accademica anche nel settore delle biotecnologie e del loro uso per migliorare l’alimentazione umana ed animale; è infatti indispensabile che in questo settore si torni a discutere basandosi su evidenze scientifiche cristalline, sgombrando il campo da pubblicazioni fraudolente e manipolatorie ad opera di pochi ricercatori disonesti. 

 
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