Napoli, omaggio a Totò:
«Strumento di riscatto per la Sanità»

Napoli, omaggio a Totò: «Strumento di riscatto per la Sanità»
Domenica 22 Gennaio 2017, 11:17
2 Minuti di Lettura
«Cultura e turismo contro le camorre. Totò, dunque, come strumento di riscatto del quartiere, nel segno della civiltà». Ivo Poggiani, presidente della circoscrizione Stella San Carlo Arena, sintetizza così il senso profondo delle celebrazioni per i cinquant’anni dalla morte del Principe, che cominceranno il 15 aprile, lo stesso giorno del suo funerale, per proseguire non soltanto alla Sanità, suo luogo di nascita, ma in tutta la città fino alla fine di giugno con concerti, mostre, restauro di film, incontri e convegni di studio. Già oggi, a partire dalle 18.30, nella magnifica e storica basilica di Santa Maria della Sanità, saranno presentati tre progetti di riqualificazione urbana. A tessere e riunire le fila dell’iniziativa è la fondazione Comunità San Gennaro, che riunisce tante sue forze sane, tra commercianti, cooperative e associazioni e, dunque, è la spina dorsale della vita civile del quartiere.

I progetti riguardano innanzitutto la porta di luce alta quattro, cinque metri, che avrà la classica sagoma di Totò e sarà installata all’inizio di via Vergini a cura della Citelum, la società francese che gestisce per conto del Comune l’illuminazione urbana e dei monumenti. Ecco, poi, il nuovo arredo di due piazzette - quelle di San Severo e Largo Vita - sempre nel segno del Principe. Le opere che lo evocheranno saranno realizzate dagli studenti del Dipartimento di Architettura della Federico II con la collaborazione del gruppo di ricerca Mobiliarch e dell’azienda ReLegno. Una terza installazione artistica riguarda l’angolo del palazzo in cui Totò nacque, a Santa Maria Antesaecula. Tutti i progetti e i loro rendering saranno presentati oggi a Santa Maria alla Sanità in una festa che vedrà all’opera anche l’Orchestra Scarlatti Junior diretta dal maestro Gaetano Russo. L’inaugurazione vera e propria è prevista per il 15 aprile. Dell’arredo urbano faranno parte anche numerosi alberi, donati da Euforbia srl, società che si occupa di riqualificare i giardini storici.

«La Sanità - insiste Poggiani - ha una vita normale. Non c’è coprifuoco, non ci sono zone interdette ma, certo, se la criminalità continua ad agire e a sparare, la gente continuerà ad avere paura e a considerare il quartiere una zona da evitare. Di quegli episodi è responsabile una sua parte marginale che, però, coinvolge e condiziona tutti. Le celebrazioni per Totò e la folla che vedrete oggi a Santa Maria della Sanità dimostreranno che la parte viva, legale, civile è molto più vasta dell’altra e vuol far sentire forte la propria voce». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA