Napoli città libro camba casa: a Sant'Elmo la kermesse dal 4 al 7 aprile

Napoli città libro camba casa: a Sant'Elmo la kermesse dal 4 al 7 aprile
di Giovanni Chianelli
Giovedì 17 Gennaio 2019, 10:30
3 Minuti di Lettura
Una location diversa, Castel sant'Elmo. Un altro periodo dell'anno, dal 4 al 7 aprile. E un comitato scientifico al posto di un direttore artistico: queste le novità della seconda edizione di «Napoli città libro», il salone dell'editoria partenopeo. Ad annunciarle l'editore Diego Guida che, insieme a Rosario Bianco e Alessandro Polidoro, organizza la manifestazione: «Altra novità è il sostegno istituzionale nazionale: abbiamo come partner il Polo museale della Campania e il Mibac» dice, evidentemente sulla scia delle polemiche con Regione e Comune che caratterizzarono il debutto del salone nel maggio dell'anno scorso. «Ma non è il momento di polemizzare. Piuttosto ci è sembrato di fare tesoro del buono della prima edizione e anche degli errori, per non ripeterli».
 
Vediamo come. Prima di tutto la data: nel 2018 molti lamentarono il gran caldo di fine maggio, che non fu arginato da impianti di aria condizionata. Poi il fatto che i giorni del salone coincidessero con la chiusura dell'anno scolastico, impedendo la partecipazione di molte scolaresche. E che in quel periodo diversi autori fossero impegnati in altri festival: «Pensiamo che l'inizio di aprile sia ideale. Saremo così noi ad inaugurare la stagione degli appuntamenti letterari, specie quest'anno che Tempo di libri, a Milano, non si farà. Noi invece siamo sicuri di poter contare su una grande partecipazione degli studenti e sull'arrivo di grandi scrittori» spiega Guida. Per ora non fa nessun nome: alcuni degli autori partecipanti saranno rivelati durante la conferenza stampa di presentazione, il 7 marzo a palazzo Zevallos.

A seguire la decisione di spostare la sede dal complesso monumentale di San Domenico Maggiore a Castel sant'Elmo: «San Domenico ha spazi angusti e si trova in un punto della città molto affollato, mentre la collina di San Martino è un posto più tranquillo, nonostante sia centrale, ben servito dai mezzi pubblici, di grande bellezza e rilevanza storica. Faccio notare che continuiamo a puntare su un bene culturale e non su palazzetti o altri luoghi senz'anima». E poi la direzione artistica. La prima edizione fu affidata a Francesco Durante: «Quest'anno Durante, alla cui immensa esperienza dobbiamo la partenza della manifestazione, sarà insieme ad un comitato scientifico costituito anche da una parte della squadra storica del salone del libro di Torino». La stessa struttura di «Librarte», il sodalizio promotore formato da Guida, Rogiosi e Polidoro, evolve in associazione. E i tre editori saranno affiancati dal dirigente Rai Antonio Parlati.

Guida descrive, a grandi linee, la struttura dei quattro giorni: «Pensiamo a ottanta appuntamenti, di cui solo quindici saranno gestiti dalla nostra associazione. Questo per dire che il nostro respiro sarà sempre più nazionale, come molti ci chiedono». L'anno scorso la risposta del pubblico fu la nota più lieta, con oltre 20.000 presenze. Guida spera di migliorare: «Sono sicuro che batteremo la prima edizione, anche perché possiamo contare su molti più studenti. Staccheremo almeno 30.000 biglietti». Insomma, un salone molto rinnovato si avvia al bis accompagnato dall'ottimismo dei fondatori: «Siamo molto orgogliosi che il lavoro, piuttosto impegnativo, prodotto nel 2018 sia stato recepito e apprezzato: ce ne dà conferma il sostegno del ministero. Così Napoli può tornare ad avere centralità nell'editoria italiana».
© RIPRODUZIONE RISERVATA